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 2020  gennaio 19 Domenica calendario

QQAN10 QQAN60 Il diritto spiegato ai «non giuristi»

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Intorno al 1950, l’artista francese Yves Klein trova un blu mai visto prima – un oltremare profondissimo – che diviene elemento ricorrente dei suoi quadri. Nel 1957 registra quel colore all’ufficio francese dei brevetti con il nome «International Klein Blu». Da allora, quel blu diventa un bene protetto dal diritto, con un titolare esclusivo. Nel 1869 il presidente della Camera dei Comuni inglese informa con una lettera lo scrittore Charles Dickens della abolizione del carcere per debiti, riconoscendo il suo merito per avere, in molti romanzi e in particolare inPiccola Dorrit, attirato l’attenzione dell’opinione pubblica sulla criminalizzazione del mancato pagamento dei debiti. Nel 2016 un giudice del Wisconsin si fa dettare dall’algoritmo Compas la misura della pena da irrogare a un imputato, in base a una stima della probabilità di recidiva calcolata dall’algoritmo stesso. 
A questi e a centinaia di altri esempi, casi, eventi, fa ricorso Vincenzo Roppo, notissimo civilista, professore dell’università di Genova, in questo bel libro, diretto a spiegare il diritto a non giuristi.
Il libro è limpidamente diviso in cinque parti. Nella prima vengono saggiati e percorsi i confini del diritto, quelli che lo delimitano rispetto alla giustizia, alla religione e all’economia. Nella seconda è analizzata la macchina del diritto e si spiega come essa funzioni (norma, regola, sanzione, procedura, fonti, antinomie, interpretazione, lacune, analogia). Nella terza si considerano le due grandi dicotomie, diritto e Stato (sovranità, Stato di diritto, Stato costituzionale, comunità internazionale, diritto internazionale e sovranazionale, globalizzazione) e diritto privato – diritto pubblico (diritto sociale, privatizzazione). Nella quarta vengono esposte le figure del diritto (diritto soggettivo, persona, bene, responsabilità, contratto, processo). Nell’ultima sono esplorati diritto e dintorni (diritto e letteratura, cinema, opera lirica, psicologia, scienza tecnologia).
Tutti questi temi sono analizzati in modo preciso e illustrati con riferimenti a casi, problemi, vicende, tratti dalla storia italiana (il berlusconiano «contratto con gli italiani» del 2011 e il «contratto per il governo del cambiamento» del 2018, la questione Eternit, il processo Andreotti e quello alle Brigate rosse, il caso Englaro e quello del dj Fabo, la vicenda relativa agli assegni da pagare al coniuge divorziato), da quella di altri Paesi (il velo islamico, la vicenda di Rosa Parks, quella del “Kirpan”), dalla mitologia e dalla letteratura (AntigoneIl Mercante di Venezia, il Faust). E si prestano come occasione per illustrare non solo le norme giuridiche, ma anche gli orientamenti delle principali scuole giuridiche, dal giuspositivismo al giusnaturalismo, al law and economics, al giusliberismo, e dei loro principali esponenti, per cui il libro contiene, nel testo e nelle note, un insieme di suggerimenti di ulteriori letture, sia di scritti di giuristi, sia di scritti di non giuristi, ma relativi al diritto, spaziando dalla letteratura inglese a quella tedesca a quella francese, a quella americana.
Roppo – come ho scritto all’inizio – si propone di «spiegare il diritto ai non giuristi», come lui stesso osserva citando un altro libro, già recensito su queste pagine, quello di Vincenzo Di Cataldo, A che cosa serve il diritto (il Mulino, 2017). Ma questo libro è anche una introduzione allo studio del diritto, e colma una lacuna, perché sono ora poche e troppo legate alla tradizione le opere introduttive per coloro che cominciano gli studi giuridici, che forniscano il vocabolario e i concetti di base per inoltrarsi nello studio delle singole discipline giuridiche. Questo libro colma egregiamente questa lacuna, e lo fa secondo criteri moderni, cioè non preoccupandosi di definire limiti e metodi propri del diritto, perché anche per il diritto si potrebbe dire quel che ha scritto per l’economia John Maynard Keynes, «il grande economista (…) deve essere, in una certa misura, un matematico, uno storico, uno statista e un filosofo».