ItaliaOggi, 17 gennaio 2020
La gatta russa con quattro zampe artificiali
La storia a lieto fine di un gattino sta facendo innamorare i russi, alle prese con il terremoto politico causato dall’accelerazione sulle riforme costituzionali del presidente Vladimir Putin. Le dimissioni del governo di Dmitri Medvedev e l’indicazione del nuovo primo ministro Mikhail Mishustin, lasciano spazio anche a Dymka, gatta siberiana seconda al mondo ad avere protesi in tutte e quattro le zampette, ma soprattutto ad essere sopravvissuta più di un anno dopo il delicato intervento.La micia, non si sa come, nel 2018 durante il rigido inverno siberiano era finita all’aperto. Le temperature estreme le hanno congelato le estremità e per salvarla non c’è stato altro da fare che amputarle, assieme alle orecchie e alla coda.
Questa la decisione presa dal veterinario Sergei Gorshkov, che ha operato l’animale a Novosibirsk. «Il congelamento negli animali è un vero problema in Siberia», ha detto. Il destino di Dymka pareva segnato: in questi casi o l’animale si spegne in poco tempo, o, per porre fine alle sofferenze si sceglie di sopprimerlo. Gorshkov ha seguito un’altra strada: dopo aver operato Dymka, la sua clinica, secondo The Moscow Times, si è messa al lavoro con un team di ingegneri per creare zampe protesiche bioniche, in titanio.
Le protesi sono state create utilizzando una stampante 3D e dopo un lavoro durato sei mesi, sono state impiantate chirurgicamente l’estate scorsa, come ha riportato la Komsomolskaya Pravda.
I ricercatori della Tomsk Polytechnic University hanno coperto gli arti protesici con uno speciale bio-rivestimento per assicurarsi che non ci fosse un rigetto e ora, a sette mesi dall’intervento la gattina si è completamente ripresa e vive assieme alla donna che l’ha trovata moribonda sulla strada, l’ha salvata dal gelo e l’ha portata dal veterinario che le ha donato una seconda vita e l’ha resa una micia bionica. Un’impresa che aveva già compiuto con un altro felino, Ryzhik, il primo gatto al mondo ad avere quattro zampe bioniche e che è diventato la mascotte della clinica veterinaria siberiana.