https://www.lettera43.it/dazi-usa-cina-fase-uno-accordo/, 15 gennaio 2020
Cosa prevede la fase uno dell'accordo sui dazi Usa-Cina
Usa e Cina hanno ratificato la fase uno dell’accordo sui dazi alla chiusura delle Borse europee. L’accordo si ripromette di segnare una tregua nella disputa in corso dall’aprile 2018 che ha provocato per tutti questi mesi notevoli tensioni sull’economia globale. La rimozione, dopo sei mesi, della Cina dalla lista nera del Tesoro americano dei Paesi manipolatori di valute è arrivata come segno di buona volontà verso Pechino, che ha mandato una delegazione guidata dal vicepremier Liu He a Washington per la firma dell’accordo. Il presidente americano Donald Trump ha parlato di un «accordo storico», aggiungendo che, con l’intesa, «ci stiamo occupando dei nostri agricoltori». Trump ha anche promesso che andrà in Cina in un futuro non lontano.
LA CINA PROMETTE PIÙ IMPORT DAGLI USA
L’intesa comprende trasferimenti di tecnologia, proprietà intellettuale, prodotti alimentari e agricoli, servizi finanziari ed espansione del commercio. La Cina aumenterà significativamente le importazioni di prodotti agricoli e alimentari dagli Usa, come carne di maiale, pollame, fagioli di soia, grano, mais e riso, uno dei punti a cui teneva maggiormente il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Secondo la Cnbc, la Cina dovrebbe aumentare le importazioni dagli Usa di circa 200 miliardi di dollari in due anni.
GLI USA SI IMPEGNANO A NON METTERE NUOVI DAZI
Gli Usa, continua l’agenzia stampa, dal canto loro revocheranno il rischio di nuove tariffe al 15% che sarebbero scattate il 15 dicembre scorso su quasi 160 miliardi di dollari di prodotti made in China, a cui Pechino avrebbe risposto con tariffe su 3.300 prodotti statunitensi, ma non elimineranno i dazi al 25% su 250 miliardi di dollari di importazioni cinesi che rimarranno come sono, mentre verranno ridotte al 7,5% le tariffe su molto del resto, per un totale stimato in 120 miliardi di dollari di prodotti cinesi.
FORTE CALO DEL SURPLUS CINESE
La Cina ha chiuso il primo anno pieno di guerra dei dazi con gli Usa con un surplus commerciale in calo dell’8,5%, a 295,8 miliardi di dollari, ampiamente compensato dal dato generale per il 2019 che ha evidenziato un attivo in rialzo annuo addirittura del 21,2%, a 424,39 miliardi, con un export quasi azzerato (solo +0,5%) e un import a -2,8%. I dati delle Dogane cinesi, diffusi alla vigilia della firma della ‘fase uno’ hanno consegnato uno scenario in cui Pechino ha avviato la diversificazione delle sue aree di riferimento, consolidando i legami con l’Unione europea, il primo partner, e spingendo gli Usa al terzo posto, alle spalle dei Paesi dell’Asean. Il deficit di 5 miliardi con in resto dell’Asia del 2018 è diventato a fine 2019 un surplus di circa 67 miliardi.