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 2020  gennaio 15 Mercoledì calendario

Biografia di Vittoria di Savoia

Vittoria di Savoia, da oggi erede del casato dei re d’Italia dopo il padre Emanuele Filiberto, nata il 28 dicembre del 2003 a Ginevra, ha conosciuto presto l’Italia dalla quale papà Filiberto, nonno Vittorio e il bisnonno Umberto II sono invece rimasti lontani per anni. Per l’esilio che dal referendum Monarchia-Repubblica del giugno 1946 impedì loro di rientrare in patria per 57 anni (qui la storia della dinastia).



Assisi
Vittoria è stata infatti battezzata nella basilica di Assisi il 30 maggio 2004, per amore dei Savoia per l’Italia e perché Vittoria ha per secondo nome anche quello di Chiara, il nome della Santa che ad Assisi è celebrata. Cresciuta tra Ginevra, Montecarlo, Francia e Italia, studia a Parigi.


L’esilio del bisnonno
È la primogenita di Emanuele Filiberto e Clotilde Courau che si sposarono a Roma nella Basilica di Santa Maria degli Angeli nel settembre del 2003, con il principe Alberto II di Monaco testimone di nozze della coppia. La tredicesima disposizione transitoria finale che per quasi sessant’anni aveva tenuto lontano i Savoia dai confini italiani ormai era stata abrogata ed Emanuele Filiberto, nipote dell’ultimo sovrano d’Italia, il «re di maggio» Umberto che aveva lasciato l’Italia su un Savoia Marchetti «per non far spargere sangue sull’Italia» come dirà, poté quindi dire sì nella Capitale dove aveva vissuto bambino. Capitale dove papà Vittorio Emanuele visse nella Manica lunga del palazzo del Quirinale.


Le due sorelle
Vittoria che come ha detto al Corriere il padre Filiberto «ha subito chiesto che cosa comporterà il nuovo ruolo di erede del casato e se dovrà studiare di più» ha una sorella minore, Luisa (secondi nomi Giovanna Bianca Agata Gavina Maria) nata il 16 agosto del 2006. E se con la nuova disposizione ora emanata dal Capo di Casa Savoia, Vittorio Emanuele, la primogenita Vittoria diventa erede della storia millenaria del casato, prende anche nuovi titoli. «Come tratto di speciale benevolenza confermiamo alla nostra diletta nipote Vittoria Cristina Chiara Adelaide Maria il trattamento di Altezza Reale, la qualità di Principessa Reale e le conferiamo il titolo di principessa di Carignano seguito dal titolo di marchesa d’Ivrea», ha infatti disposto Vittorio Emanuele. Nominandola anche Dama di Gran Croce, decorata del Gran Cordone, dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Mentre la sorella minore è principessa di Chieri e contessa di Salemi.


Piemonte e Sicilia
Perché questi titoli? «In particolare, Carignano, Ivrea e Chieri richiamano territori da sempre sabaudi, nel cuore dell’antico Piemonte — ha spiegato al Corriere il nonno Vittorio Emanuele —. Il titolo relativo alla contea di Salemi, creato da re Umberto I nel 1889, estinto e successivamente tornato alla corona, richiama invece una splendida città del Mezzogiorno d’Italia, omaggio alla bellissima terra siciliana che mi è particolarmente cara».