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 2020  gennaio 15 Mercoledì calendario

Jeans biodegradabili e pelle in fibra di mais

Classico e sostenibilità sono state le parole più sentite di Milano Moda Uomo. Ed è interessante vedere che cosa ha presentato una pioniera come Stella McCartney, che questi linguaggi li conosce bene e di sostenibilità ha parlato anche quando era una solitaria vox clamantis in deserto. Oggi che nessuno mette più in dubbio che questo sia un investimento conveniente oltre che necessario, lei è vari passi avanti e in questa collezione presenta, con l’italiana Candiani, il primo denim stretch biodegradabile al mondo. Quanto al classico, lei lo fa «scultoreo» con un guardaroba maschile in dialogo con quello femminile. In entrambi la nuova «S» di Stella diventa un grafismo che arricchisce cappotti lussuosi con silhouette importanti, mentre il completo si sdrammatizza nelle forme del workwear e nelle soluzioni bicolore.
Un altro marchio inglese, Matchless London, nella sua lotta al climate change presenta il «Viridis», fibra vegetale per giacche difficilmente distinguibili dal pellame animale ma composte al 75% da fibra di mais e cotone.
Il classico non è certo una novità per Colombo, il cui blazer in cashmere fleece è in nuovi colori; per Church’s, che presenta stivaletti con suole carramato leggerissime; e per E. Marinella, che con le sue nuove cravatte spiega ai giovani che classicità è sinonimo di personalità, non di rigidità. E i giovani, come lo stilista David Catalàn supportato dalla Camera della Moda, interpretano a loro modo il classico. Lui, per esempio, manda in passerella lo stile dei tifosi: e il completo grigio, un po’ rétro, si porta con la maglia della propria squadra. In fondo, un vero classico maschile.