la Repubblica, 14 gennaio 2020
Biografia di Carlo Bertazzo (nuovo ad di Atlantia)
Edizione straordinaria in Atlantia. Carlo Bertazzo, 54 anni, di cui l’ultimo quarto di secolo ai vertici di Edizione, la holding dei Benetton – descritto dai suoi azionisti come «un lavoratore onesto e indefesso» – assume il più delicato degli incarichi all’interno del gruppo nel più delicato dei momenti. Ieri, un cda straordinario convocato ad hoc quattro giorni prima del vertice di Palazzo Chigi che dovrebbe decidere del futuro della concessione della controllata Autostrade per l’Italia, ha affidato a Bertazzo le deleghe per le attività nazionali che fino allo scorso 18 settembre facevano capo al’ex ad Giovanni Castellucci.
La nomina arriva nel giorno in cui l’agenzia di rating S&P ha tagliato il giudizio su Atlantia da Bbb- a Bbper i rischi legati alla tragedia del Ponte Morandi. E nel giorno in cui si è saputo che l’ad della controllata Aeroporti di Roma Ugo de Carolis ha venduto 27 mila azioni Atlantia l’8 gennaio, appena prima della notizia del declassamento della società che guida da parte di Fitch.
Ora il debito della società dei Benetton è considerato spazzatura da tutte e tre le agenzie di rating con i rischi che ciò comporta. Rischi che hanno indotto gli investitori esteri a scrivere alla Commissione Ue una lettera in cui denunciano come il decreto Milleproroghe sia contrario ai principi europei «scoraggiando gli investimenti e restringendo senza giustificazione la libera circolazione dei capitali».
La nomina di Bertazzo è stata salutata positivamente dal presidente di Atlantia e di Edizione Fabio Cerchiai mentre prosegue la ricerca di un manager estero, con un profilo internazionale nelle infrastrutture. In questo momento era cruciale nominare un responsabile per le attività italiane e la scelta è ricaduta su un uomo che viene dall’interno, mastica la finanza e le lingue, ha già avuto un ruolo operativo in Adr dove si è interfacciato con le istituzioni. Non è un mistero che nel caso di un’eventuale revoca della concessione Bertazzo sarà chiamato a gestire un’aspra battaglia legale e un periodo di forte discontinuità. «Siamo passati da un manager su cui i Benetton avevano perso la fiducia – fa notare un dirigente di Atlantia che chiede l’anonimato – al più fidato dei manager dei Benetton».
La carriera di Bertazzo era iniziata alla holding Ifi della famiglia Agnelli dove era diventato uno dei “Gabetti boys’”. Dopo tre anni, su raccomandazione del professor Carlo Brunetti che lo ha sempre definito come «uno dei suoi migliori alunni», va a lavorare a quella che diventerà Edizione, dove inizia il sodalizio con Gianni Mion. «Sono orgoglioso di Bertazzo – ha detto Mion, che di Edizione oggi è presidente esecutivo – tra le persone con cui ho lavorato non faccio fatica ad ammettere che è quello da cui ho sempre qualcosa da imparare. È un manager serio, onesto, scrupoloso, curioso che non smette mai di informarsi ed imparare». Dal 1994 Bertazzo ha seguito Mion in Edizione restando anche durante la gestione di Marco Patuano e seguendo da vicino l’acquisizione della spagnola Abertis di cui ha curato la struttura del debito e i rapporti con le agenzie di rating.