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 2020  gennaio 13 Lunedì calendario

Biografia di Qaboos bin Said

Qaboos bin Said (1940-2020). Per 49 anni sultano dell’Oman. Salì al trono nel 1970 dopo aver rovesciato il padre, Said bin Taymur con un colpo di Stato appoggiato dalla Gran Bretagna. Fino alla morte è stato il sovrano più longevo dei leader arabi. Studiò in importanti scuole del Regno Unito e nel 1965 fu fatto tornare in Oman dal padre, Said bin Taimur, che lo costrinse agli arresti domiciliari. Il padre era al potere dagli anni Trenta e aveva imposto un regime ultraconservatore nel quale, tra le altre cose, era vietato indossare occhiali da sole o ascoltare la radio e in cui era lui a decidere chi poteva sposarsi, studiare o lasciare il paese. «Quando senza spargimenti di sangue detronizzò il padre Said mandandolo per sempre in esilio in due stanze all’hotel Dorchester di Londra, il Paese di cui prendeva le redini aveva in tutto due scuole e dieci chilometri di strade. La schiavitù era diffusa; non c’era elettricità, era proibita la radio e pure per portare gli occhiali serviva un permesso del sultano. Era il 1970 e Qaboos aveva 29 anni. Ora il Paese che lascia ha ospedali, autostrade, porti, stadi e persino un’orchestra sinfonica, costruiti coi proventi del petrolio, che Qaboos ha nazionalizzato. È un piccolo impero del turismo in espansione: per il 2020, il governo punterebbe a 5 milioni di turisti l’anno (nel 2019 ci sono stati anche circa 50 mila italiani: tra loro l’ex ministra Maria Elena Boschi, che ci ha trascorso il Capodanno)» [Soave, CdS]. Negli anni al potere, Qaboos concesse una Costituzione ma mise anche in atto repressioni violente e censure e non fece mai aperture nei confronti di un sistema più democratico. In politica estera, si propose come mediatore e possibile interlocutore di tutti i paesi della penisola araba. Nel 1979 appoggiò i negoziati tra l’Egitto e Israele e in anni più recenti s’interessò ai colloqui tra Stati Uniti e Iran. L’Oman fu anche il primo paese del Golfo Persico a ospitare un primo ministro israeliano, Yitzhak Rabin. Oltre al ruolo di sultano, ricoprì anche gli incarichi di primo ministro, governatore della banca centrale e ministro delle Finanze, degli Esteri e della Difesa. Non era sposato e non aveva figli. Il successore sarà il cugino di Qaboos, ministro della Cultura Haitham bin Tariq Al Said. È stato nominato sultano dopo l’apertura di una busta lasciata da Qaboos.