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 2020  gennaio 12 Domenica calendario

In Cina primo morto per virus Sars

A Wuhan, 10 milioni di abitanti nella provincia cinese dello Hubei, è stato adottato un protocollo sanitario d’urgenza dopo il primo decesso legato ai casi della misteriosa polmonite virale registrati a partire da dicembre. L’infezione è stata attribuita a un nuovo tipo di virus che apparterrebbe alla stessa famiglia della Sars, che tra il novembre 2002 e il maggio 2004 contagiò 8.100 persone in 32 Paesi a livello mondiale. Il focolaio principale dell’epidemia si sviluppò in Cina e a Hong Kong, dove si manifestarono più dell’80% dei casi. L’11% dei quali si rivelarono letali. Più della metà dei malati di età superiore ai sessantacinque anni perse la vita. 
La Commissione sanitaria di Wuhan ha fatto sapere in un comunicato che la nuova polmonite virale è stata diagnosticata in una cinquantina di pazienti. Oltre alla prima vittima, 7 restano in gravi condizioni. Due persone sono state dimesse. A Hong Kong 48 persone sono state ricoverate nei giorni scorsi di ritorno da un viaggio a Wuhan, ma finora nessun caso è stato confermato come infezione dal nuovo coronavirus. La Commissione sanitaria di Wuhan non ha fornito dettagli sul primo decesso, limitandosi a rendere noto che la gran parte delle persone infettate lavorava in un mercato di selvaggina e pesce della città, chiuso per precauzione il primo gennaio.
Resta da capire se la situazione sia davvero sotto controllo come sostengono le autorità di Pechino. Ai tempi della pandemia del 2002 l’allora presidente Jiang Zemin vietò per mesi la pubblicazione di notizie sui casi di virus. Questa volta, a distanza di poche settimane dai primi casi conclamati, la tv Cctv, network ufficiale della propaganda del Partito Comunista Cinese, ha già rivelato nel corso del notiziario di ieri i risultati delle analisi degli scienziati. La causa della polmonite virale sarebbe da attribuire, in via preliminare, a un nuovo tipo di coronavirus, appartenente alla stessa famiglia della Sars, la sindrome respiratoria acuta grave. Vale la pena ricordare che dei sei tipi di coronavirus conosciuti che possono infettare l’uomo, quattro hanno causato solo sintomi respiratori minori simili a quelli di un raffreddore. Gli altri due invece hanno provocato gravi malattie: si tratta appunto della la Sars, originata in Cina, e la Mers, la sindrome respiratoria mediorientale, che fece 449 vittime nel 2015.
La polmonite virale è esplosa nei giorni che precedono la grande migrazione in Cina del Capodanno lunare, con centinaia di milioni di persone che si metteranno in viaggio a partire dal prossimo 24 gennaio per vacanza e per visitare i luoghi d’origine. Il ministero della Salute, almeno al momento, non avrebbero dato particolari disposizioni precauzionali. Fino ad oggi non è ancora stata sviluppata una terapia specifica contro la Sars. Se dovesse scoppiare una nuova epidemia su scala globale, sarebbe possibile intervenire solo per lenire i sintomi.