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 2020  gennaio 11 Sabato calendario

Zegna, l’abito si ricicla al 90%

Qualcosa si muove in città. Dopo stagioni piuttosto scarne, il calendario delle sfilate maschili dà finalmente segni di ripresa. Apertura ieri sera con DSquared2 ed Ermenegildo Zegna, chiusura martedì (un giorno in più del solito) con Gucci. Nel mezzo, i pilastri dello stile (Prada, Versace, Giorgio Armani, Fendi, Dolce&Gabbana...) e anche una collaborazione con il British Fashion Council. Vedremo.
Come d’abitudine Zegna ha scelto un luogo “non di moda”, un magazzino in periferia, per il suo show, ma le novità sono diverse. Solo un anno fa il direttore creativo Alessandro Sartori presentava il primo completo #UseTheExisting, progetto di riuso di fibre e materiali. Un esperimento sulla sostenibilità importante, che sei mesi dopo ha visto moltiplicarsi il numero dei pezzi così prodotti. Ora il marchio è in grado di smembrare e riutilizzare interi indumenti, dai tessuti, ai bottoni, alle cerniere. Un processo complesso, applicato sia sulla pregiatissima lana Achill che sulle imbottiture dei bomber oversize. L’obiettivo, spiega Sartori, è riciclare il 90 per cento dei capi trattati. Oltre a questo, c’è la collaborazione con le macchine fotografiche Leica e quella con San Patrignano, dove vengono tessuti a mano alcuni dei materiali più preziosi in sfilata. La collezione, che verrà comunicata solo da un team di donne, parte dall’idea di un ragazzo che indossa i completi del padre svuotandoli di ogni formalità: molti abiti sono composti solo da gilet e pantaloni, i cappotti sono una versione soft del loden, i colli della camicie sono bassi, più “rilassati”. C’è tanta carne al fuoco. Forse troppa. E si perde di vista il senso dello stile. Peccato.
Da DSquared2, i gemelli Dean e Dan Caten sono in vena di festeggiamenti: il loro brand compie 25 anni, e la sfilata uomo e donna è un modo per ricordare come abbiano segnato il costume, dai jeans striminziti a vita bassissima ai giacconi da boscaiolo, dalle sottovesti ai cappelli di pelliccia XXL; il tutto, riportato a oggi. Sono abiti sexy, eccessivi, fatti per divertirsi: i Caten conoscono bene il loro pubblico, e gli danno esattamente ciò che vuole. Chiudono lo show le Sister Sledge con la loro We are family. Scelta impeccabile.