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 2020  gennaio 10 Venerdì calendario

Domande e risposte sul taglio dei parlamentari

Cosa dice la legge sul taglio dei parlamentari?
È stata approvata dal Parlamento lo scorso 8 ottobre, entra in vigore il 12 gennaio. Voluta soprattutto dal M5S prevede il taglio dei parlamentari dagli attuali 945 (630 alla Camera, 315 al Senato) a 600 (400 Camera, 200 Senato).
Cosa vogliono i promotori del referendum?
Sessantasei senatori, ovvero poco più di un quinto del Senato, hanno firmato per chiedere un referendum confermativo, ovvero che siano gli elettori ad esprimere l’ultima parola sulla riforma.
Le firme vanno consegnate in Cassazione entro il 12 gennaio, ma siccome il 12 è domenica ci sarebbe tempo fino a lunedì 13.
Qual è la soglia richiesta?
Devono essere almeno 64, un quinto del Senato. I promotori intendono presentarsi oggi comunque in Cassazione, perché ieri in serata si sarebbero aggiunte le firme di alcuni esponenti di Forza Italia e Lega. Se si fa il referendum, la legge sul taglio dei parlamentari non entra in vigore in attesa del voto degli italiani.
Perché il referendum rafforzerebbe il partito del voto anticipato?
Perché, se il governo cadesse prima della celebrazione del referendum a giugno, si voterebbe per eleggere un Parlamento di 945 membri invece che di 600. Una possibilità che favorirebbe chi vuole evitare il taglio e chi, come la Lega, potrebbe offrire più candidature agli scontenti di Forza Italia e M5S.
Quale è il nesso tra il referendum sul taglio dei parlamentari e la legge elettorale?
Secondo molti giuristi se saranno presentate le firme per il referendum contro il taglio dei parlamentari, per un cavillo giuridico si aprirebbe la possibilità di ammissione per il referendum elettorale della Lega, che punta a togliere la parte proporzionale del Rosatellum, su cui decide la Consulta il 15 gennaio.