ItaliaOggi, 9 novembre 2019
Periscopio
Ora dicono che è mezzo pieno, ora mezzo vuoto. Mai precisano quanto è grande il bicchiere. Dino Basili. Uffa news.Il selfie è l’istantanea di un pirla che immortala la sua vanità. Vittorio Sgarbi. (Alessandro Gnocchi). Il Giornale.
La disonestà ha molta classe quando serve ad acquistare dei segni di rispettabilità. Philippe Bouvard, Journal drôle et impertinent. J’ai lu, 1997.
Roger de La Chavonnery mi parla della gioia che ha la gente nel distruggere una coppia: «Essi non sopportano di vedere due esseri felici insieme». Gabriele Matzneff, Elie et Phaeton. la Table ronde, 1991.
Domanda ai connazionali euro estatici: ma dov’è il vantaggio di stare nell’Unione a queste condizioni? Conosco già la risposta: l’Italia è una minorata che deve sentire le briglie Ue al collo. È il nostro modo di dirci europei. Giancarlo Perna. la Verità.
Tocca al premier Conte firmare la legge di Bilancio, non a me. L’unica cosa che conta, per noi, è che non aumentino le tasse. A cominciare dall’Iva. Conte faccia il premier, noi poi valuteremo. Matteo Renzi (Maria Teresa Meli). Corsera.
Nemmeno il cardinale Gianfranco Ravasi, mio compagno di liceo, è riuscito a convertirmi. Non mi colloco neppure fra i laici, i quali sono credenti in un’altra maniera. Per me la morte è una cosa seria, mentre i cristiani pensano che dopo vi sia la vita eterna. Umberto Galimberti (Stefano Lorenzetto). Corsera.
Il mondo è cambiato, ci sono altre forme di espressione, attenzione e intrattenimento, all’ età dei miei figli mica avevamo Instagram, Twitter, YouTube, Spotify. Quindi, per non annoiarci, non ci restava che leggere. Nick Hornby, scrittore. (Antonello Guerrera). la Repubblica.
Anche se la democrazia plebiscitaria non prende il potere con le armi, può tuttavia provocare gli stessi effetti. Come svuotare il parlamento delle sue funzioni, richiamandosi al popolo come destino, rendere irrilevanti i corpi intermedi, far tacere le opposizioni, fu il modo per porre le basi giuridiche del nazismo. Fulco Lanchester, costituzionalista. (Antonio Gnoli). la Repubblica.
La militarizzazione del corpo di polizia del Vaticano inizia nel 2006, quando Domenico Giani succede al cavalier Cibin, creando molti malumori, gelosie ed invidie soprattutto nel Governatorato. Si tratta dell’organismo che, sulla carta, esercita il potere esecutivo del Vaticano, dove regna indisturbato un rubicondo cardinale piemontese, Giuseppe Bertello, affiancato, come segretario generale, dal fidato vescovo spagnolo di Salamanca, Fernando Vergez. Tuttavia ciò che atterrì fu il salto tecnologico delle apparecchiature di controllo e di sorveglianza, in gran parte arrivate segretamente da Israele. Luigi Bisignani. Il Tempo.
Ore 19 bus in fiamme. A quest’ora, le fermate dei bus, senza pensiline, sono affollate da una umanità dolente. Sotto il sole a picco d’estate, al gelo d’inverno. Tornare a casa è un’avventura. Il ritardo è solo una variabile. L’altra, sono gli incendi. L’anno scorso, 21 bus in fiamme. Quest’anno, siamo già a 22. (Conducente linea 628. Che la situazione sia diventata tragica lo si intuisce da un dettaglio: ormai molti autisti non indossano più la divisa. Chi guida in maglione, chi con la felpa della Lazio. Fabrizio Roncone. Corsera.
Pur di vendere, i vignaioli le provano tutte, a maggior ragione se il loro vino non è eccezionale: un nome allusivo, o semplicemente equivoco, costa meno di una campagna di marketing, ma può rendere altrettanto. Il Merlot della Topa Nera, del lucchese Gino Carmignani, detto Fuso, rimane un caposcuola del genere, il classico b-wine che, con l’andar del tempo, diventa un cult. Il Soffocone di Vincigliata, creazione di Bibi Graetz, è il suo degno compare... I toscani sono pericolosi, anche per via della desinenza facile: Scopaio, Trombaia, Sucaja, Cuccaia e Ficaia, quest’ultimo realizzato da Uccelliera, giusto per rimanere in tema. Nel resto d’Italia, i vari Phigaia, Bernarda, Passera delle Vigne, Passerina Radiosa, Passerina Eden, Monte di Venere, Buca della Marcona, Turgide Vignole al Vento non possono che stimolare il Maschio da Monte, cui è venuto, tutt’a un tratto, Durello. Tiziano Gaia, Stappato – Un astemio alla corte di re Carlo. Baldini&Castoldi 2019.
Alla fine della guerra 1915-18 l’Italia vittoriosa (dopo una piroetta, va ricordato, con cambio di alleanza al volo) venne ricompensata con la restituzione delle terre irredente, cioè Trento e Trieste. Col trattato di Saint Germain arrivò anche la mancia per aver mollato sul più bello la Triplice alleanza con Germania e Austria: la mancia era l’Alto Adige. Fino a quel momento, a nessun irrendentista italiano era mai venuto in mente di avanzare pretese anche su Bolzano e il Tirolo meridionale. E per forza, viene da dire, essendo assodato che quelle vallate di italiano non ci fosse nulla da riprendersi, se non una sparuta presenza di italotirolesi, sotto il 10%. Maurizio Pilotti. Libertà.
Ho cominciato a insegnare l’inglese per necessità diciotto anni fa, quando è nata mia figlia Dhalissia. È un nome che ho inventato io, perché mi chiamo John che è come dire Pasquale a Napoli: e invece volevo che lei fosse unica perché per me lo è; quando era più piccola non lo apprezzava molto. John Peter Sloan, docente di lingua inglese. (Elvira Serra). Corsera.
Vita intensa e breve, quella di Fausto Coppi con una morte che sembra uscita da un romanzo. Coppi è tramontato da tre anni, ultimo exploit il Lombardia del ’56, quando André Darrigade lo bruciò allo sprint a venti metri dal traguardo, e quella fu l’unica volta in cui Coppi fu visto piangere. Ma aveva ancora un nome, un fascino, e firmò per la neonata San Pellegrino che aveva Bartali per ct. Gianni Mura. il Venerdì.
Il mio gancio da fermo, con buona pace di Antonio Ricci, era il più veloce della Riviera. Per dirla con Fred Buscaglione: «Ho un sinistro da un quintale / e il destro, vi dirò / solo un altro / ce l’ha uguale / Ma l’ho messo kappao». Massimo Fini, Ragazzo – Storia di una vecchiaia. Marsilio, 2007.
Marsa Matruh, Libia. Nell’incendio luminoso del primo mattino è un cosa di rara bellezza. Dove il cielo non è limpido, vi sono nuvole dorate ancor più splendide del cielo limpido. Il vento teso spazza il mare con allegri schiaffi di schiuma. La corona di dune costiere sembra più bianca della neve, ma quando sono superate dai cipressi liquidi delle onde frante sulle scogliere si capisce che la spuma è ancora molto più bianca. Paolo Caccia Dominioni, Alamein 1933-1962. Longanesi & C. 1966.
Il fine dell’uomo è la ricerca di un fine. Roberto Gervaso. Il Giornale.