ItaliaOggi, 9 novembre 2019
Diritto & Rovescio
I famosi specialisti in fuochi d’artificio di Napoli, noti e apprezzati in tutto il mondo per la loro abilità, davanti al gioco pirotecnico attuato dal presidente della Francia, Emmanuel Macron, fanno la figura dei dilettanti. Negli ultimi giorni infatti Macron ha recitato la sua parte a Pechino e ha concesso una lunga intervista a The Economist con la quale dà il ben servito alla Nato (alla quale la Francia dovrebbe dare un contributo pari al 2% del pil ma non ce la fa a onorare il debito). Chi dovrebbe subentrare alla Nato? L’Europa, dice. Ma Macron non è l’Europa. Intanto ha mandato Florence Parly, il suo ministro della Difesa, in pashmina e tacco 12, nei paesi del Sahel dove la Francia contrasta i fondamentalisti islamici schierando, su una superficie grande come l’intera Europa, una forza (attaccatevi!) di 4.500 uomini in gran parte della Legione straniera perché i francesi non ci stanno a rischiare la vita. Da questi dati si capisce perché, proprio questa settimana, nel Burkina Faso ci sia stato un attentato dell’Isis che ha prodotto 37 morti e 60 feriti. Entrano come un coltello nel burro.