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 2019  novembre 06 Mercoledì calendario

Alessandro Di Battista parte per l’Iran

In queste settimane di mare molto agitato, lo hanno invocato diversi Cinque Stelle, anche di rango. Ma ieri sera, Alessandro Di Battista, è ripartito. Per l’Iran. L’ex deputato romano, silente da diverso tempo per seri problemi familiari, dovrebbe restare nel paese mediorientale per alcune settimane, probabilmente fino a Natale.
A chi lo ha sentito nelle scorse ore, Di Battista ha spiegato che resterà in Iran per compiere “ricerche” per un nuovo libro, incentrato sulla politica internazionale. Un viaggio anche di lavoro, insomma, proprio mentre il Movimento discute della sua identità e della sua rotta. E in particolare dell’opportunità o meno di allearsi con il Pd alle prossime Regionali. La linea del capo politico Luigi Di Maio è chiara: no a nuovi accordi dopo la disfatta dei giallorossi in Umbria. “Comunque decideremo assieme ai territori”, ha garantito Di Maio, che dagli eletti di Emilia-Romagna e Calabria ha già ricevuto un (quasi) unanime muro a intese ai dem. In sintesi, ha sentito quello che voleva sentire. E che avrebbe voluto sentire anche Di Battista, anche lui contrario agli accordi locali, assicurano dai piani alti del Movimento. “Su questo tema Luigi e Alessandro sono perfettamente allineati”. Proprio come lo erano in agosto, quando entrambi erano contrari a far nascere un esecutivo con il Pd. Poi il fondatore Beppe Grillo e gli iscritti sulla piattaforma web Rousseau (nonché Giuseppe Conte) prevalsero.
Ma Di Battista in queste settimane non ha cambiato idea. Da qui a dicembre si occuperà e penserà soprattutto ad altro. “Ma continuerò a seguire il dibattito in Italia”, ha assicurato l’ex deputato. Attento in particolare alla discussione sulle norme che toccano l’ambiente e al caso Ilva. I suoi temi, quando era in Parlamento. Molto prima dell’Iran.