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 2019  novembre 03 Domenica calendario

Alla Casa Bianca arriva televangelista

Paula White, la nuova consigliera spirituale di Donald Trump, ha raccontato di aver sentito direttamente la voce di Dio quando aveva 18 anni. Era il 1984 e frequentava la Damascus Church God. Più modestamente ascoltò per la prima volta quella dell’attuale presidente nel 2002. A quell’epoca Paula era già una star tra i telepredicatori, aveva fondato con Randy White, il suo secondo marito, (sono tre in tutto) il The South Christian Center a Tampa, in Florida che poi diventerà la Without Walls International Church, una congregazione con 20 mila fedeli e con un monte donazioni sui 150 milioni di dollari, tra il 2004 e il 2006, secondo le stime di una Commissione del Senato. Ma soprattutto Paula era già, ed è tuttora, una figura controversa nel mondo protestante americano. 
Trump rimase affascinato dalla sua trascinante retorica e la invitò ad Atlantic City, dove il tycoon aveva un casinò, per tenere dei seminari di riflessione sulla Bibbia. Si dice che lo stesso «Donald» prendesse parte agli studi. Possibile? Non sappiamo. 
White, oggi 53 anni, non ha sostenuto studi teologici regolari. Predica il cosiddetto «Prosperity gospel»: la ricchezza personale è un segno della benedizione di Dio. Per l’ortodossia cristiana Paula White è semplicemente «una ciarlatana», «un’eretica» che stravolge la verità del Vangelo: l’attenzione per i poveri, per gli ultimi, senza dimenticare il ricco Epulone o la parabola del cammello e la cruna dell’ago. 
Tuttavia il messaggio di White tocca una corda nella sensibilità americana mettendo in relazione fede e ricchezza come aveva teorizzato, in tempi non sospetti visto che era il 1905, Max Weber nell’Etica protestante e lo spirito del capitalismo. Sta di fatto che l’outsider Paula è stata la prima donna a impartire «la benedizione» nel giorno dell’inaugurazione di un presidente. Era il 20 gennaio 2017 e Trump entrò, anche lui da outsider, nello Studio Ovale. 
Da oggi l’incarico ufficiale di White sarà advisor per la Faith and Opportunity Initiative, il gruppo di specialisti della Casa Bianca incaricato di consolidare il rapporto con gli evangelici. Secondo il Pew Research Center sono il 26% della popolazione e nel 2016 avevano votato in massa per Trump. Da ultimo, però, numerose congregazioni lo hanno criticato apertamente su temi come l’immigrazione o la Siria. Toccherà a Paula White riaccendere passioni e consensi, con logica trumpiana: non è necessaria l’unanimità, basta una larga minoranza, purché compatta e motivata.