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 2019  novembre 03 Domenica calendario

Un pulsante per fare sesso

In un futuro non troppo lontano fare l’amore con il proprio partner potrebbe diventare un’operazione asettica come chiamare l’ascensore o accendere il forno a microonde. Con un pulsante per dire sì o no all’amplesso. Andiamo bene. Per carità, i più pigri potrebbero trovare questa nuova opzione tecnologica estremamente vantaggiosa, pratica e al passo con i tempi, meno maleducata per mandare in bianco il compagno o la compagna. Ma per fortuna al mondo esiste ancora qualcuno che si parla e si tocca. Oggi, lo sappiamo, è diventato obsoleto rivolgersi la parola, fastidioso ordinare al ristorante con la voce, tanto c’è un tablet che lo fa per te, comunicare con il collega verbalmente ma farlo con un messaggio WhatsApp. Le uniche cose rimaste tangibili erano il cibo e le attività carnali. Invece, ecco l’idea di una coppia di quarantenni dell’Ohio, Jenn e Ryan Cmich, che hanno presentato un dispositivo per “facilitare” il sesso con il partner. Un pulsante, praticamente, per fare capire al compagno se si è disponibili o meno. Una specie di semaforo per essere chiari perché evidentemente è troppo faticoso guardarsi in faccia, fare battutine spinte, figuriamoci altri approcci più “tattili” (siamo nell’era del MeToo…): meglio schiacciare un tasto.

QUALCHE PROBLEMINO
Evidentemente i due signori hanno non pochi problemi a letto se sono arrivati a partorire una trovata simile con cui, visti i tempi, faranno soldi facili a palate. L’evoluzione contemporanea della “copula programmata”, di cui esiste una lunga letteratura, si chiama “LoveSync”. Il dispositivo è composto da due bottoni da lasciare in giro per la casa, idealmente sul comodino di lui e sul comodino di lei. Quando uno dei due è – diciamo – infoiato, preme il bottone ovviamente nella speranza che il suo approccio abbia un seguito. Se l’altro vede il pulsante illuminato e condivide la voglia di amplesso, clicca ed è fatta. Se invece non ne ha voglia, ciao. Forse questa trovata ha senso tra due persone che si conoscono poco e non sono (ancora) andate a letto insieme. È una diavoleria stucchevole anche se la ratio è chiara: evitare quell’imbarazzo che si prova nel dare il due di picche, o soprattutto nel riceverlo, evitare di disturbare il compagno con approcci in quel momento non graditi.

LA ZONA GRIGIA
Siamo tutti d’accordo che la paura del rifiuto è un sentimento comune a tutti, forse da qui ha origine l’idea. Spiegano gli inventori del dispositivo: «Nelle coppie c’è una “zona grigia”, anche piuttosto ampia, fra “facciamo sesso” e “no, dormiamo e basta”, perché magari vorremmo farlo, ma non abbastanza da compiere il primo passo e rischiare di sentirsi dire di no». Secondo loro, «LoveSync contribuisce a togliere un po’ di pressione, un po’ di stress, perché se entrambi i bottoni sono illuminati allora c’è chiaramente il consenso di tutti e due i partner». Sommessamente vorremmo dire che quando c’è il consenso di lui, si vede, ma andiamo avanti. «Il bottone leva a tutti e due il peso di essere, o dover sempre essere, quello che fa il primo passo», aggiungono. C’è anche la possibilità di premere il proprio bottone più volte e più a lungo, allargando la finestra di tempo entro la quale il partner può rispondere. Jenn e Ryan ritengono la loro start up perfetta per «quelli che sono usciti dalla “fase luna di miele”, che fra figli, lavoro, stanchezza e tutta la vita che si mette in mezzo, hanno normalmente rallentato la loro attività sessuale», perché «vi farà capire che ci sono molte più possibilità di fare l’amore di quelle che pensavate». LoveSync ha avuto abbastanza successo: ha raccolto quasi 22mila dollari nella raccolta fondi su Kickstarters, la più nota piattaforma di crowdfunding del mondo, l’obiettivo per partire era stato fissato a quota 7500. Dunque è stato prodotto e spedito agli acquirenti.Il prossimo passo? Qualcuno che faccia sesso al posto vostro quando non avete voglia. Poco ci manca.