ItaliaOggi, 8 ottobre 2019
Diritto & Rovescio
Non so se nella piattaforma Rousseau o fra gli alti vertici del Movimento cinque stelle ci sia anche l’impegno che li obbliga a inserire fra i ministri più importanti anche un ministro, diciamo così, stravagante. Nel primo governo grillino, quello fra Lega e M5s, che è durato 14 mesi, il ruolo era svolto con grande incisività dal ministro delle infrastrutture, il cremasco (di Soresina) Danilo Toninelli. Ogni giorno una gaffe. Con il cambio di maggioranza (fuori i leghisti, dentro i piddini, più frattaglie politiche varie) ed essendo chiaro che il gaffeur capo Toninelli, diventato impresentabile, non poteva restare, è stato sostituito da Lorenzo Fioramonti come ministro della Istruzione. Uno che, in 15 giorni, ha fatto più casino di Toninelli in 14 mesi. Quindi, da questo punto di vista, è più bravo. Si è anche scoperto che nel suo blog definiva Berlusconi come «iettatore» e «nano», che, per lui, la Santanchè «straripa di chirurgia plastica» ed è «un personaggio disgustoso e raccapricciante». Un vero educatore, insomma.