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 2019  luglio 14 Domenica calendario

In Austria si prega online per i politici

Padre, perdona i politici, perché non sanno quello che fanno. Sembra questa libera variazione del Vangelo di Luca ad aver ispirato il sitowww.prayforaustria.at, che propone di chiedere sul web, attraverso la preghiera, l’indulgenza per i rappresentanti pubblici caduti in tentazione. «In tempi politicamente turbolenti vogliamo pregare per i politici dell’Austria, rafforzare la fiducia e la speranza. Vogliamo invitare Dio nella politica del nostro Paese, e metterci sotto la sua guida e la sua benedizione », dichiara la home page. I politici non sono forse i più odiati fra i peccatori? Li chiamiamo corrotti, arroganti, viziati… Ebbene, anziché scagliare la prima pietra, un buon cristiano dovrebbe fare affidamento sulla tecnologia che arriva in soccorso dei pubblici rappresentanti duemila anni dopo l’apostolo Paolo. Nella sua prima lettera a Timoteo, il santo raccomandava che si pregasse per i re e per le autorità, «perché potessero vivere una vita tranquilla e silenziosa».
Sul sito si può scegliere un menù vario: dalla “preghiera gratuita”, al rosario, dalla lode all’intercessione. Ma la sola dedica telematica non basta ad alleviare le colpe dei peccatori: serve che il fedele o il militante di partito trovino il momento di raccogliersi in solitudine e raccomandare l’anima del politico prediletto. In altre parole, sembra improbabile che San Pietro, o chiunque sia responsabile di pesare la colpa, possa ammettere software sul genere dei bot automatici diffusi su Twitter.
Al sito si sono già iscritti in 500: qualcuno anche con spirito poco evangelico, come l’account “Il diavolo vi porti”, o “Mai più Sebastian Kurz”. E proprio l’ex cancelliere, travolto dallo scandalo di Ibiza assieme al leader di estrema destra Heinz-Christian Strache, sembra bisognoso di aiuto dall’alto per ritrovare la strada, in vista delle elezioni di settembre. Il suo nome su Prayforaustria è inserito in una lista di 273 politici, dal presidente Alexander Van der Bellen ai deputati sugli ultimi banchi del Parlamento. È stato proprio vedendo il crollo di Kurz e Strache che Hélène Cuenod, una consulente d’affari di origine svizzera, ha avuto l’idea: «Al suo posto, sarei felice che qualcuno pregasse per me».
Ma c’è anche l’ipotesi che il fedele inginocchiato davanti al suo computer non sia ancora pronto per un gesto di misericordia verso i potenti: i curatori hanno previsto anche questo. la preghiera senza destinatario sarà attribuita a un politico scelto a caso dal software.