la Repubblica, 13 luglio 2019
La Rai ha speso un milione per presentare i palinsesti
E meno male che l’intento era (anche) quello di risparmiare. L’idea di organizzare una sola presentazione per i palinsesti autunnali della Rai, i primi partoriti per intero dalla dirigenza gialloverde, doveva servire – tra l’altro – ad abbattere i costi. Oltre a stabilire una cesura con il passato. Perciò al settimo piano di Viale Mazzini si era deciso di cancellare il doppio appuntamento di Roma e Milano. E di concentrare tutto nella città cara alla Lega, trasformando l’evento in un happening lungo un giorno con contorno di ricchi premi e cotillons. Obiettivo, tuttavia, ampiamente mancato.Per il one-shot in salsa sovranista andato in scena martedì scorso nell’ex stabilimento Alfa del Portello, la Rai è riuscita a spendere la bellezza di un milione di euro. Per di più appaltando all’esterno, come mai prima, l’organizzazione della kermesse. E lasciando al Centro di produzione meneghino la gestione della sola conferenza stampa.
Una strategia che ha finito per far lievitare le spese. Nel 2018, per illustrare la programmazione che avrebbe preso il via dopo la pausa estiva si sborsarono meno di 600mila euro per le due date di Roma e Milano. Oggi, e per un’unica data, quasi il doppio. Frutto della scelta di non utilizzare risorse e location interne. Il grosso è andato alla società Micromegas – “leader in Europa nel settore della Comunicazione” si legge sul sito della compagnia – che per allestire le sale e fornire i servizi incasserà 490mila euro. A cui vanno aggiunti circa 50mila euro per l’affitto degli spazi da Fiera Milano; 60mila per la conferenza stampa e il rinfresco successivo, più 200mila per il catering La Torre che si è occupato della cena di gala. Il resto è servito per coprire i costi di trasferte, creatività e produzione. La Rai del cambiamento coi soldi dei contribuenti.