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 2019  maggio 15 Mercoledì calendario

I koala sono estinti

Sono 80 mila sopravvissuti. Troppo pochi per esserci in futuro. I koala si estingueranno. La morte annunciata della specie è stata decretata dall’Australian Koala Foundation (Akf) che da anni monitora la sorte di questi orsetti sornioni. Secondo la fondazione infatti non ci sono dubbi, è solo una questione di tempo, per il resto il destino dei pigri marsupiali australiani è ormai segnato: i koala sono funzionalmente estinti. 
I simpatici marsupiali dall’aspetto di piccoli orsi, infatti, sono in costante diminuzione e l’incessante azione dell’uomo nei loro habitat naturali non fa altro che accrescere il pericolo che la specie si estingua in maniera definitiva.
La situazione attuale pare sia gravissima, secondo quanto affermato da Deborah Tabart, presidente del consiglio di amministrazione della Australian Koala Foundation, la popolazione di marsupiali si è ridotta del 24% nelle ultime 6 generazioni ed ora è stato toccato un livello critico: «Non sono rimasti più di 80.000 koala in tutta l’Australia, sono funzionalmente estinti».
Dalle stime dell’organizzazione i numeri non tornano. Insufficienti perché possano svolgere un ruolo significativo nell’ambiente e troppo pochi a garantire la sopravvivenza di nuove generazioni. 
E, se ci aggiungiamo la minaccia che deriva dai cambiamenti climatici il quadro diventa catastrofico. E c’è la costante perdita delle foreste di eucalipto di cui i marsupiali si cibano in modo esclusivo.
Se le stime della Akf fossero accurate, il calo della popolazione complessiva di koala sarebbe davvero sconcertante. L’ultima indagine ufficiale risale al 2016, quando un team di 15 esperti aveva tentato di stimare le dimensioni delle popolazioni di koala in quattro stati australiani (Queensland, New South Wales, Victoria e Australian Capital Territory).
Da quel difficile lavoro perchè i koala non sono animali stanziali, si distribuiscono in modo irregolare in territori molto ampi e molto diversi tra loro, e non sono così facili da scovare, sembrava che il numero dei koala si aggirasse sui 329 mila esemplari, e che complessivamente il declino demografico fosse del 24%. Ma il quadro non è omogeneo e a fronte di popolazioni più stabili, ce ne sono altre fortemente a rischio.
In ogni caso i koala erano stati dichiarati specie vulnerabile già dal 2012 e la loro situazione da allora non è migliorata, anzi. La causa principale è la rapida e continua scomparsa del loro habitat, denunciata nel 2018 da un rapporto del Wwf e del Nature Conservation Council. 
A contorno, eventi climatici estremi come siccità e ondate di caldo.
Ma cosa significa «funzionalmente estinto»? Dal punto di vista tecnico l’espressione funzionalmente estinto può indicare diverse situazioni. Può significare che una specie, ormai troppo ridotta, non svolge più un ruolo significativo nell’ecosistema, che nel caso dei koala vorrebbe dire che non contribuiscono più a riciclare nutrienti attraverso le loro feci.
Ma una specie funzionalmente estinta è anche quella che non è più in grado di riprodursi in maniera efficace, che significa non solo dare vita a nuove generazioni ma anche mantenere una certa variabilità genetica. 
Oltre a essere talmente letargici da rendere l’accoppiamento un evento non così frequente, molte popolazioni di koala soffrono appunto di consanguineità, un fattore che mina la vitalità della specie. E allora, conscia del rischio concreto dell’estinzione, la fondazione ha chiesto al governo di varare una legge a tutela degli habitat dei koala, in modo da provare a preservare la specie e permettere così un ripopolamento.