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 2019  marzo 21 Giovedì calendario

La mancata strage della scolaresca di Crema. Le suore abusate. Arrestato per corruzione il grillino De Vito

In prima pagina L’autista italiano di origine senegalese che, nei pressi di Crema, ha sequestrato il pullman di cui era alla guida e che trasportava 51 studenti delle medie, due insegnanti di ginnastica e una bidella: voleva ammazzare tutti «per vendicare i morti in mare di questo governo» ed è riuscito a incendiare il bus, ma i carabinieri, spaccando un vetro, hanno liberato i prigionieri e lo hanno arrestato. In che modo due svelti ragazzini sono riusciti a dare l’allarme. Il mistero di un tizio con precedenti anche per violenza sessuale a cui viene affidata una scolaresca

• A Roma il presidenre dell’Assemblea comunale, cioè il grillino Marcello De Vito, è stato arrestato per corruzione: l’accusa dice che prendeva soldi dai costruttori, in particolare per autorizzare lo stadio della Roma. Di Maio lo ha espulso in pochi minuti, la Raggi si dice furibonda, ma il colpo sulla giunta capitolina - sotto accusa per inefficienza quasi dal primo giorno - è molto forte

• Il Senato ha proibito alla magistratura di processare Matteo Salvini per il caso Diciotti. M5s compatto a favore del capo leghista, tranne per tre dissidenti che hanno votato a favore dei giudici

• Messo sotto inchiesta il comandante della Mare Jonio (favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e rifiuto di obbedienza a nave da guerra)

• Xi è arrivato a Roma, città blindata

• May ha chiesto un rinvio della Brexit al 30 giugno, la Ue le dirà di no

• Disney ha comprato la 21st Century Fox, Del Vecchio sta litigando con il socio francese

• Radovan Karadžić è stato condannato all’ergastolo

• Google dovrà pagare una multa di 1,49 miliardi per abuso di posizione dominante

• Icardi torna ad allenarsi con i compagni, la società sta pensando di scambiarlo con Dybala   Suore Storie di suore abusate da preti. Doris, di anni 22, novizia, accolta nella Famiglia Spirituale L’Opera, il suo superiore controlla tutto quello che fa, la segue ovunque, in cucina, nella lavanderia. Un giorno le passa il braccio intorno alle spalle. Un altro giorno lei non ha il coraggio di vietargli l’ingresso in camera sua. Stanno seduti sul divano, lui comincia a sbottonarle l’abito. Lei a lui: «Non ha diritto di farlo». Lui continua. Lei: «Ho capito che non avrei potuto impedirlo. Come suora ho promesso obbedienza, sapevo che avrei dovuto sopportare il dolore. Dopo, non ero più vergine. Ero ancora una suora?». Michèle-France, di anni 26, convento delle Carmelitane di Boulogne-Billancourt, anni Settanta. Padre Marie-Dominique, celebre sant’uomo, la seduce nel confessionale, sussurrandole di essere «il piccolo strumento di Gesù». Trasferita nella comunità L’Arche, a Trosly-Breuil, viene abusata dal responsabile padre Thomas: «Cominciai anche con lui a praticare la fellatio come con Padre Marie-Dominique. Per me era come un esercizio di penitenza». Marie McDonald, missionaria in Africa: «Quando una suora resta incinta, il prete responsabile insiste per farla abortire». Constance, ex missionaria in un paese dell’Africa occidentale, abusata dal suo padre spirituale europeo, ha contato intorno a lei almeno una trentina di suore costrette a abortire: «Lui diceva che aiutava tante suore, tutte giovani e novizie. Le superiore si mettevano d’accordo con i preti, consegnavano loro le sorelle e in cambio ricevevano dei soldi. Io la chiamo prostituzione». Tom Roberts, ex capo redattore di National Catholic Reporter: «In Africa i preti abusano delle religiose perché sanno che sono donne sane in regioni dove l’Aids è endemico». [De Micco, Fatto] Testimonianze raccolte da
Elizabeth Drévillon, Marie-Pierre Raimbault e Eric Quintin, nel documentario
Religieuses abusées, l’autre scandale de l’Église trasmesso dal canale francese Arte e ancora disponibile in Internet.   Arrestato per corruzione il grillino De Vito Marcello De Vito, consigliere comunale romano del M5s e presidente dell’Assemblea capitolina, è stato arrestato all’alba di ieri per corruzione e traffico di influenze illecite nell’ambito di un’inchiesta della Procura sulle opere pubbliche a Roma, tra cui il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle, la stazione di Trastevere e gli ex mercati generali di Ostiense. Per il gip, De Vito e l’avvocato Camillo Mezzocapo (anche lui in manette) avrebbero ricevuto mazzette per un totale di 230 mila euro dai costruttori Luca Parnasi, Claudio e Pierluigi Toti e Giuseppe Statuto. Altri 160 mila euro sarebbero stati promessi ma mai consegnati ai due arrestati. Nelle intercettazioni si sente De Vito dire: «Distribuiamoci i soldi», «a Roma avrebbe vinto anche il Gabibbo», «Questa congiunzione astrale... è tipo l’allineamento della cometa di Halley, hai capito? Cioè è difficile secondo me che si riverifichi così... e allora noi, Marcè, dobbiamo sfruttarla sta cosa, secondo me, cioè guarda...ci rimangono due anni». Quest’ultima è la conversazione tra Camillo Mezzocapo e Marcello De Vito risalente al 4 febbraio scorso. Secondo il gip Maria Paola Tomaselli è la dimostrazione del «valore commerciale» che l’incarico pubblico di De Vito «ha assunto in relazione alle responsabilità di governo che il M5S ha sia a livello comunale che nazionale». Dalla poltrona di Porta a Porta
in serata la sindaca di Roma Virginia Raggi si è detta «su tutte le furie, colta di sorpresa». Di Maio lo ha poi espulso in un tempo record dal Movimento.