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 2018  dicembre 11 Martedì calendario

Masako triste

Che forza Masako. E chi lo ha detto che i depressi devono anche essere anche deboli? Lei che si porta cucita addosso l’etichetta di principessa triste, con la faccia sempre a modo e per bene che accenna un sorriso al massimo. Candidamente, senza alcuna remora, lei che un giorno sarà imperatrice, Masako, ha avuto il coraggio di parlare pubblicamente delle sue paure: la principessa, che da anni combatte con la sua depressione, ha confessato tutta la sua «insicurezza» nell’avvicinarsi del giorno in cui, nel maggio 2019, sarà chiamata a diventare l’imperatrice del Giappone. Lo ha fatto in comunicato, nel giorno del suo 55esimo compleanno: «Quando penso ai giorni futuri mi sento insicura su quanto sarò utile. Vorrei dedicare tutta me stessa al sostegno di Sua Altezza Reale, il principe ereditario, e fare uno sforzo per la felicità della gente». In un Paese dove è difficile parlare di sentimenti, il suo messaggio è potente. 
Masako scrive e fa sapere che lotterà ancora: continuerà a impegnarsi per uscire dalla depressione in cui è caduta da quando è entrata nella Casa Imperiale: «Mi piacerebbe continuare a migliorare la mia salute e dedicare me stessa ai doveri più che posso. Sono felice di poter portare a termine più impegni rispetto a prima perché le mie condizioni fisiche stanno migliorando». Masako che non ha paura ad ammettere le sue debolezze. Semplicemente un essere umano. Lei che non si nasconde più e si mostra a tutti. Esattamente così com’è. Con la difficoltà ad adattarsi alla vita di corte, conferma -s e ce ne fosse bisogno visto che, da anni, è assente dalla vita pubblica – che ancora non sta bene. Anche i medici hanno ribadito che la futura imperatrice deve assolutamente proseguire le cure perché rimane «vulnerabile alla stanchezza, in particolare dopo aver partecipato ad importanti cerimonie e aver svolto diversi impegni». Cresciuta all’estero, studi ad Harvard e Oxford, nel 1993 Masako ha abbandonato una promettente carriera diplomatica per sposare Naruhito, figlio maggiore dell’imperatore Akihito. Pressata per un erede maschio che non è mai arrivato, imprigionata dal minuzioso cerimoniale che da secoli regola la vita di corte, l’ex diplomatica di carriera non è praticamente mai comparsa in pubblico negli ultimi anni e dal luglio 2004 è in cura per uno stress adattativo con sintomi di ansia e depressione. Per la prima volta nella storia della famiglia imperiale giapponese, in due secoli, il prossimo 30 aprile l’imperatore Akihito abdicherà e lascerà il trono al figlio maggiore Naruhito. E la strada per Masako sarà ancora in salita.