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 2018  novembre 09 Venerdì calendario

Mauget, il mercante di rose e dalie innamorato della sua Orléans

I suoi cataloghi portano tutti per titolo Culture particulière de nouvelles varietés de roses remontantes e dahlias. Si tratta di Mauget, il più anziano dei floricoltori e ottenitori il cui stabilimento ha sede al numero 4 di faubourg Bannier a Orléans. Attivo dal 1825 al 1869 circa, Monsieur Mauget, sempre citato con il solo cognome, si è specializzato, per quanto riguarda le rose, soprattutto nelle varietà rifiorenti: una scelta a quell’epoca eccezionale. Com’era eccezionale che le sue rose fossero, per la maggior parte, vendute in vaso, e di conseguenza disponibili tutto l’anno. Un anticipatore anche nelle tecniche di vendita, il nostro mercante di rose e dalie! 
Per le nuove rose Bengala e Tè, trattandosi di varietà ancora rare e costose, nel catalogo del 1831, offre dettagliati consigli per la loro conservazione, durante gli inverni più rigorosi, «in cassoni poco dispendiosi, che offrono inoltre il vantaggio di poter contenere, durante la bella stagione, fiori ornamentali vari». I cassoni da lui ideati devono avere una profondità di 18 pollici x 3 piedi di larghezza; il lato posteriore più alto (per le piante dalla crescita forte), più basso il lato frontale. «Li si riempia di un terriccio, composto di due terzi di terra di brughiera e un terzo di terra nuova, che risulti ben miscelato ed omogeneo. La copertura può essere fatta di un telaio vetrato, inclinato verso la parete frontale, esposta a sud. Non tralasciare di aprire per far circolare aria fresca e nuova, ogni volta che la temperatura si alzi». Ecco, secondo Mauget, il modo più semplice «per avere, durante tutto l’inverno, una successione continua di rose in fiore».
Il numero di varietà proposte nei suoi cataloghi è molto altalenante: 147 nel 1830, 92 nel ‘31, 78 nel ‘32 e 108 l’anno successivo. La spiegazione sta in una selezione molto severa, che egli effettua ogni anno: «sopprimo tutte le varietà meno interessanti». Un segno, di serietà e onestà professionale davvero ammirevole, che ameremmo veder praticato anche ai nostri giorni.
Nei cataloghi non è mai specificato chi sia l’autore di una rosa né quali varietà siano creazioni Mauget e ciò ha permesso che un piccolo giallo circondi la «Petite Orléanaise» che compare nei primi tre cataloghi. Questa varietà, oggi estinta, era allora nota per appartenere alla classe delle rose galliche, quindi una rosa non rifiorente. Perché Mauget la presenta come un ibrido di rosa Bengala, cioè Cinese, quindi rifiorente? O si tratta di tutt’altra varietà, ottenuta da una delle sue tante semine di Cinesi e Tè? Alla quale ha dato il medesimo nome della gallica? Un’ingenua bugia commessa per troppo amore verso Orléans, la sua amata città? Non lo sapremo mai.