ItaliaOggi, 9 novembre 2018
Diritto & Rovescio
Camillo D’Alessandro, deputato pd, di stretta osservanza renziana, ha spiegato come deve comportarsi un politico se vuole diventare popolare. Per replicare a una deputata grillina che aveva detto che «se fosse passato il condono i suoi elettori l’avrebbero inseguita coi forconi», D’Alessandro, come se fosse una sciantosa degli avanspettacoli di un tempo, si è frugato nel petto e ha estratto, felice, una forchetta. Poi l’ha esibita all’emiciclo dicendo che è meglio evocare la forchetta perché «coi condoni si mangia!». Grazie a questa fesseria da Bar Sport, D’Alessandro è subito diventato popolarissimo. È stato intervistato dai giornali e convocato dai talk show. Le sue quotazioni nel Pd sono schizzate. Anche se ora corre il rischio di passare alla storia come «l’onorevole forchetta». Se avesse diligentemente spiegato il meccanismo del condono (ammesso che lo sappia) avrebbe fatto addormentare i colleghi e assopito gli elettori. Questi ultimi si lamentano dei politici pagliacci. Ma poi li cercano e li stanno ad ascoltare, rapiti. E li votano anche.