ItaliaOggi, 11 ottobre 2018
Diritto & Rovescio
Stanno cambiando velocemente i tempi. I poteri che in questo ultimo decennio hanno dominato l’Italia si stanno sgretolando. Non è più come quando vinceva Silvio Berlusconi che si comportava come se avesse perso, lasciando gli esponenti del centrosinistra nei posti dove li aveva sistemati il centrosinistra, e lasciando quindi sul pack gli uomini che l’avevano sostenuto. Basti vedere adesso la fine di Anna Finocchiaro di cui parla Pietro Mancini in questo numero a pag. 6. Persino a Un giorno da pecora, che un tempo era una rubrica radiofonica scoppiettante, gli interpellati adesso camminano sulle uova, muovendosi con sorvegliata prudenza. A Oscar Farinetti, patron di Eataly, uno che di solito non lesina con le parole, hanno chiesto chi sceglierebbe alle primarie del Pd fra Zingaretti, Richetti, Boccia e Damiano? E lui: «Sono incerto fra Zingaretti e Richetti: mi piacciono entrambi ma non disdegno gli altri due». Sarà per un’altra volta.