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 2018  ottobre 11 Giovedì calendario

Una pistola a chi comprerà Libero. Governo, consensi in calo. La Lega vuole cacciare Cristina Parodi dalla Rai

Pistole
A chi comprerà Libero, sabato 20 ottobre, sarà praticato uno sconto sull’acquisto di una pistola al peperoncino da ritirare direttamente in edicola: 43,50 euro invece di 59. Nel suo editoriale di stamattina, Feltri esalta le caratteristiche del revolver: «Non richiede il porto d’armi, è efficace, non letale, ha un getto potente di 180km/h, una distanza di tiro di 3 metri, e - con buona pace degli ecologisti - non contamina l’ambiente».

Calano per la prima volta i consensi per il governo
«Nei sei giorni che vanno dal 3 all’8 ottobre la Swg di Trieste ha rilevato una flessione della Lega (dal 32,2% al 31%) ma anche dei Cinque Stelle (dal 29,8% al 29%). Flessione contestuale e rilevante soprattutto nella somma: due punti in una settimana è un dato che i sondaggisti valutano sempre con una certa attenzione. Analogo viene segnalato dall’Istituto Noto; per la Lega (dal 34 al 33%) e per i Cinque Stelle (dal 28 al 27%). Ma la vera vertigine si registra nei giudizi sulla manovra economica, preannunciata nel Def. In questo caso è l’istituto Tecné a rilevare un fenomeno macroscopico. Nei giorni della presentazione del Def viene chiesto un giudizio secco sugli effetti della manovra: per il 42% degli interpellati l’opinone è “positiva”, per il 36% è “negativa”. La stessa domanda, ripetuta una settimana più tardi, quando si sono espresse le bocciature di mezzo mondo, i positivi sono calati al 40%, mentre i “negativi” si sono impennati al 48%. Roberto Weber, sondaggista esperto, su piazza da oltre 20 anni: “Per ora si tratta di flessioni limitate, presto per comprenderne la profondità, ma c’è un dato recente che invece è più consolidato e merita di essere sottolineato: le risposte a diverse domande su vantaggi e svantaggi sulla dimensione europea, dimostrano una ripresa della fiducia nell’Europa e non crescono quelli che sperano la fine dell’euro» [Martini, Sta].

La Lega vuole cacciare Cristina Parodi dalla Rai
La Lega chiede alla Rai di licenziare Cristina Parodi. Motivo: la conduttrice della trasmissione di Rai1 La prima volta ha criticato apertamente Salvini. Intervenuta ai Lunatici su Radio2, ha detto: «Il successo di Salvini è dovuto all’arrabbiatura della gente, alla paura e anche all’ignoranza». E poi: «Mi fa paura un tipo di politica basata sulla divisione, sui muri da erigere». Cristina Parodi è anche la moglie di Giorgio Gori, ex produttore televisivo e attuale sindaco (Pd) di Bergamo che ha appena annunciato la sua ricandidatura per il 2019.