Gazzetta dello Sport, 10 ottobre 2018
Landini prossimo segretario della Cgil? il Papa andrà da Kim? Il governo cambierà la manovra?
Landini
Maurizio Landini, 57 anni, potrebbe essere il prossimo segretario della Cgil. Ha dalla sua la Camusso - segretario in uscita che punta a diventare la leader del sindacato mondiale in sostituzione dell’australiana Sharan Burrow - i metalmeccanici della Fiom, gli statali della Fp e gli alimentaristi del Flai. Gli si oppone Vincenzo Colla, 56 anni, sostenuto dall’area riformista della Cgil e da categorie di peso come i pensionati dello Spi, gli edili della Fillea, i chimici-tessili della Filctem, i lavoratori dei trasporti della Filt e quelli delle telecomunicazioni della Slc. L’appoggio della Camusso, che potrebbe risultare decisivo, si giustificherebbe con l’idea che Landini sia più adatto a dialogare col M5s, o forse con la comune avversione per Colla. Colla, considerato soprattutto un pragmatico, forte fautore della concertazione, naviga in prossimità del Pd non renziano e di Leu. Si decide tutto a Bari, nel XVIII congresso del sindacato del 22-25 gennaio 2019 [Pogliotti, Sole].
Kim invita il Papa a Pyongyang
Kim Jong-un ha invitato papa Francesco a visitare Pyongyang dicendosi pronto «ad accoglierlo ardentemente». «La proposta sarà recapitata in Vaticano dal grande mediatore Moon Jae- in, il (cattolico) presidente del Sud, atteso in udienza giovedì della prossima settimana. Le possibilità che sia accettata qui e ora sono vicine allo zero, ma con Bergoglio tutto è possibile. La Corea del Nord è indicata dalle Nazioni Unite come un regime “tra i più ostili e repressivi” verso le religioni. Dopo la presa del potere da parte dei Kim i cristiani sono stati perseguitati, internati, uccisi o costretti a fuggire al Sud. Nella cattedrale di Changchung a Pyongyang, l’unica chiesa cattolica del Paese, sotto una minuscola croce va in scena ogni domenica una messa di facciata celebrata da esponenti del partito, visto che non ci sono preti. Chi c’è stato racconta di una piccola folla di anziane con il velo bianco in testa, che recitano a memoria la liturgia della parola in coreano. La comunione non si fa. Forse sopravvive nelle campagne un culto familiare clandestino, ammesso che il timore di finire in un campo di prigionia non abbia soffocato pure quello» [Rodari, Rep].
Fino al 1950 in Corea del Nord c’erano 57 chiese e oltre 55mila credenti. Poi il regime comunista rase al suolo le chiese e confinò nei campi di concentramento il personale ecclesiastico e i credenti. Solo a partire dal 1989 furono riconosciute una “Associazione cattolica” e una “Federazione cristiana”, cui aderiscono fedeli controllati ufficialmente dal regime, oggi stimate in tremila persone [Tornielli, Sta].
Le critiche di Bankitalia e Fmi sulla manovra
La Banca d’Italia avverte che il Def così com’è annunciato «pesa su famiglie e risparmio» e chiede di non tornare indietro sulle pensioni. Stizzita la reazione di Di Maio: «Se vuole la Fornero, Bankitalia si candidi». Contemporaneamente il Fondo monetario internazionale ha fatto sapere che l’abolizione delle riforme della Fornero e del Jobs act potrebbero danneggiare l’Italia e ha rivisto al ribasso le stime di crescita: il Pil salirà dell’1,2% nel 2018 e dell’1,0% nel 2019, dopo il +1,5% del 2017. Per la Corte poi il Def «non è rassicurante sul debito». Infine, l’Ufficio parlamentare di Bilancio ha negato la «validazione» del programma posto dal governo alla base della Nota di aggiornamento al Def. Motivo: le previsioni di crescita alla base della manovra sono «troppo ottimistiche», e ci sono «forti rischi al ribasso» per la congiuntura debole e le «turbolenze finanziarie». È la prima bocciatura ufficiale del documento governativo.
«L’invito del vicepremier Di Maio alla Banca d’Italia affinché “si presenti alle elezioni” se vuole difendere la legge Fornero, è un salto nel surreale. Si tratta di un punto di vista rigido quanto semplice: tutto si risolve nella ricerca e nella conquista del consenso popolare. Per cui la maggioranza ha sempre ragione in quanto votata dagli elettori e la Banca centrale ha torto – o meglio, non è legittimata – perché è un organismo di tecnocrati nominati o frutto di una carriera interna. L’episodio ricorda un aneddoto della Cuba di Fidel Castro, poco dopo la vittoria dei rivoluzionari. Si doveva scegliere il governatore della Banca nazionale e il leader chiese ai suoi compagni d’avventura: “Chi di voi è economista?”. Guevara – lo raccontava lui stesso con una certa autoironia – capì “chi di voi è comunista?” e alzò la mano. Fu subito nominato e l’esperienza, peraltro breve, non fu memorabile» [Folli, Rep].