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 2018  settembre 13 Giovedì calendario

Il cibo “spazzatura” rende grassi e obesi gli abitanti più poveri del Pacifico

Il sistema alimentare globale non sta fornendo alle persone le diete di cui hanno bisogno per condurre una vita sana, e sta invece contribuendo al crescere dell’obesità e del sovrappeso, soprattutto nei Paesi che importano la maggior parte del proprio cibo. Così il direttore generale della Fao, José Graziano da Silva, intervenendo all’Accademia Pontificia delle Scienze ha chiarito: “Sfortunatamente commodities e cibo processato a basso costo sono molto più comodi per il commercio internazionale” e questo fa sì che soprattutto nei piccoli Paesi insulari in via di sviluppo del Pacifico, che sono costretti a importare la maggior parte del cibo, l’obesità si attesti tra il 30% della popolazione delle Fiji, fino all’80% delle donne nella Samoa americana. In almeno 10 Paesi insulari del Pacifico, oltre il 50% della popolazione è in sovrappeso e in alcuni fino al 90%. Il consumo eccessivo di cibi d’importazione altamente processati e ad alto contenuto di sale, sodio, zuccheri e grassi è il maggiore fattore scatenante di questa situazione. Le stime indicano che oggi 2,6 miliardi di persone sono in sovrappeso e che la prevalenza dell’obesità nella popolazione mondiale è aumentata dall’11,7 % del 2012 al 13,2% nel 2016. “Se non adottiamo azioni urgenti, avremo presto più persone obese che sottonutrite nel mondo”, ha concluso da Silva.