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 2018  settembre 12 Mercoledì calendario

Addio Edda, l’ultima dei fratelli Panini

Il sorriso generoso, gli occhi brillanti, l’espressione di chi nella vita ha dovuto affrontare anche momenti difficili ma si è sempre fatto forza e l’ha fatta pure a chi aveva accanto. Edda Panini, ultima degli otto fratelli che hanno contribuito a creare l’impero delle figurine, trasformando Modena nella capitale del settore, si è spenta domenica scorsa. L’annuncio è stato dato dai figli ieri, giorno in cui si sono tenuti i funerali nella chiesa parrocchiale di Gesù Redentore di Modena. Aveva 91 anni. Classe 1927, non la più piccola di casa – era sorella di Veronica nata nel 1921, Norma nel 1922, Maria Luisa nel 1924, Giuseppe nel 1925, Benito nel 1928, Umberto nel 1930 e Franco Cosimo nel 1931 Edda Panini la storia di quell’impero l’aveva vista e vissuta tutta. Anche sofferta, in parte. Alla fine della Guerra, la madre aveva aperto un’edicola. Non era un’impresa facile, dato il periodo. Edda, adolescente, l’aveva sostenuta e aiutata. Le aveva fatto coraggio, ribadendo la forza della famiglia. Una forza provata sul campo, fatta di legami solidi, intuizione, perseveranza. Nel 1954 è nata l’Agenzia Distribuzione Giornali Fratelli Panini. Nel 1961, la Panini come la conosciamo oggi e come è entrata nella storia del Paese. La prima collezione di figurine è stata dedicata ai Calciatori: in copertina, Nils Liedholm. Edda nel frattempo si era sposata. Nel 1952 era diventata la moglie di Loreno Leoni. Aveva messo al mondo tre figli, solo due dei quali sopravvissuti. Quel bimbo perduto è stato la ferita che si è portata dentro tutta la vita.
Quando nasce l’azienda, si mette al lavoro. Nel primo decennio, occupa ruoli apparentemente marginali, che però si adattavano benissimo al suo temperamento. Era la custode dei francobolli che piccoli e grandi collezionisti spedivano da tutta Italia per ottenere poi dalla Panini le figurine necessarie per completare l’album. Un incarico probabilmente non cruciale per gli incassi, ma fondamentale per l’affetto che ha legato più generazioni al marchio. A lei responsabilità e onore di aiutare da lontano bambini, ragazzini e appassionati più adulti a mettere la parola fine su album che altrimenti forse sarebbero rimasti incompleti. Un impiego importante, fatto di attenzione, premura, affetto per il prodotto e le storie che raccontava e rispetto per l’attesa che quei francobolli rappresentavano. Rimasta vedova del marito e ultima del gruppo storico degli otto fratelli, Edda non chiude una dinastia. I Panini sono molti e, dal 1988, ossia fino a quando l’azienda è stata gestita direttamente dalla famiglia, raggiungendo fatturati annui nell’ordine dei 100 miliardi di lire, si sono impegnati anche in altri campi imprenditoriali, confermandovoglia di fare e costruire. Poetessa amava scrivere versi custode dei francobolli, Edda Panini era testimone di un’epoca ormai lontana fatta di grandi sacrifici e speranze, fantasia e impegno per trasformare un sogno in realtà.