la Repubblica, 12 settembre 2018
Trecentomila euro per trovare l’amore, ecco la fabbrica delle cartomanti
Non sono più i tempi di Vanna Marchi né della maga- contessa che spopolava in tv con il suo” cosa vuoi sapere; sull’amore, sulla salute, sul lavoro?”. Le cartomanti del terzo millennio non si mostrano, non ricevono i clienti, non hanno nessun contatto personale. Piuttosto richiedono una linea 899, mettono su un call center con una decina di postazioni che rispondono notte e giorno e portano a casa almeno un milione di euro all’anno, possibilmente tutto in nero o quasi. Come la maga- imprenditrice di Perugia denunciata per un’evasione fiscale di 4 milioni di euro dalla Guardia di finanza che le ha anche sequestrato ben sei società e due immobili.
Duecento euro per l’amuleto trova- lavoro, 300 per la classica lettura dei tarocchi, 300 euro al mese per” un anno di serenità economica garantita”, 60-70.000 euro per” riconquistare l’amore della vita”. Un vero e proprio tariffario delle truffe, compensi da pagare anticipatamente con carta di credito, vaglia postale, bonifico su conti di prestanome o postepay, più il costo delle telefonate sulla linea 899. E, soprattutto un enorme giro di clienti, alcuni dei quali evidentemente con grande disponibilità economica, disposti a pagare svariate centinaia di migliaia di euro, come la casalinga che in tre anni ha pagato 300mila euro per ritrovare la serenità perduta o il piccolo imprenditore che ne ha sborsati 240mila per trovare soluzione ai suoi problemi sentimentali.
«La nostra naturalmente è stata un’indagine di evasione fiscale – spiega il tenente colonnello Alessandro Freda, comandante del gruppo di Perugia della Guardia di finanza – gli accertamenti bancari hanno dimostrato il passaggio di queste ingentissime somme di denaro dai clienti all’imprenditrice titolare di questa società di cartomanzia – Solo in un caso una persona ha sporto denuncia per truffa e per aver subitominacce di malefici se avesse interrotto il rapporto. Ma quello che ci siamo trovato davanti è un target di persone assolutamente poliedrico, trasversale, uomini e donne certo non giovanissimi, di fasce sociali di ogni genere, anche alte. Specchio di una società che da una parte lamenta di essere schiacciata da problemi di ogni genere e dall’altra parte sceglie di investire i suoi risparmi in questo modo».
Le nuove cartomanti – solo in provincia di Perugia si contano almeno quattro grossi” call center” specializzati che impiegano fino a un centinaio di sedicenti maghi improvvisati – muovono il loro business con la pubblicità sulle pagine degli annunci di riviste nazionali patinate, settimanali, riviste specializzate. Il “centro specializzato”, modello studio medico associato, risponde ad una linea 899. Dall’altro lato, quando si profila il pollo da spennare, si propone di continuare il consulto su una linea privata. E lì, sempre e solo per telefono, a secondo della richiesta, parte la pretesa del pagamento anticipato. Chi è bravo riesce a tenere all’amo i clienti per mesi proponendo terapie a lungo termine. Le tasse si pagano solo per le cifre tracciate, come appunto quelle per le telefonate sull’ 899, 300mila euro appena.