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 2018  settembre 12 Mercoledì calendario

Attacchi agli ultrasuoni: «Sono stati gli agenti russi»

Ci sarebbe la mano del Cremlino dietro ai misteriosi attacchi acustici che hanno causato lesioni cerebrali a diversi funzionari americani a Cuba e in Cina. L’intelligence Usa che da mesi sta indagando sulla” guerra degli ultrasuoni”, è convinta che gli agenti segreti di Putin abbiano avuto un ruolo fondamentale in questa giallo ancora tutto da chiarire e hanno fatto della Russia il principale sospetto. Secondo quanto rivelato allaNbcNews da tre funzionari dell’Intelligence americana ( ovviamente anonimi) ci sarebbero le prove della mano di Mosca, ottenute grazie alle intercettazioni di Fbi, Cia e altre agenzie di spionaggio degli Usa. Si tratta però di prove non definitive – precisa la televisione americana — ed è ancora presto per attribuire ufficialmente la colpa agli 007 del Cremlino per gli strani incidenti. Che erano iniziati alla fine del 2016 e sono proseguiti ancora nel 2018. A Cuba 26 dipendenti del governo Usa sono rimasti feriti in singolari attacchi acustici nella missione americana, nelle loro case o in hotel dell’Avana, provocando ai diplomatici lesioni cerebrali, perdita dell’udito, problemi di equilibrio, vista e udito. Incidenti che hanno provocato un ulteriore peggioramento delle relazioni tra Usa e Cuba già messe in discussione dall’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca. Incidenti simili sono accaduti, con gli stessi sintomi e simili risultati, anche a funzionari americani in Cina. Dall’anno scorso, le forze armate Usa hanno lavorato ad un programma speciale per decodificare l’arma usata, anche con test sugli animali. Un ruolo centrale lo ha avuto l’Air Force e il suo programma di ricerca energetica presso la base di Kirtland nel Nuovo Messico, dove i militari hanno laboratori per testare armi elettromagnetiche, incluse le microonde