ItaliaOggi, 7 settembre 2018
Diritto & Rovescio
Lo spread italiano (cioè la differenza di rendimento dei Btp italiani rispetto ai Bund tedeschi) non è determinato dall’andamento dell’economia, specialmente nel breve periodo, ma dalle dichiarazioni economico-finanziarie dei politici italiani. Ma non tutti i personaggi politici fanno ugualmente danni o producono ugualmente vantaggi sullo spread. È stato accertato, ad esempio, che le dichiarazioni anche incendiarie di Claudio Borghi (che pure è presidente della Commissione bilancio della Camera) non muovono il mercato. Gli analisti (e di conseguenza lo spread che è frutto delle loro scelte) sono invece molto sensibili alle dichiarazioni del ministro Tria, di Salvini, di Di Maio, del premier Conte (quando parla) e, sorprendentemente, ma non ingiustificatamente, prendono molto sul serio anche le opinioni del sottosegretario leghista Giorgetti. Attenti a quei cinque, dunque.