la Repubblica, 3 settembre 2018
Lo strano caso delle microonde che colpiscono i diplomatici
Durante la Guerra Fredda, Washington temeva che Mosca stesse cercando di usare microonde come armi segrete per il controllo della mente. Più di recente, le stesse forze armate Usa hanno studiato armi in grado di trasmettere, in modo invisibile, suoni assordanti e parole di senso compiuto.Proprio quelle armi non convenzionali che ora medici e scienziati sostengono possano essere all’origine dei misteriosi malesseri che dal 2016 hanno colpito più di trentacinque diplomatici americani e i loro familiari a Cuba e in Cina. Nel rapporto medico del Journal of the American Medical Association (Jama) sui 21 diplomatici Usa a Cuba non si parla di microonde. Ma per Douglas H. Smith, autore dello studio e direttore del Centro specializzato in traumi cerebrali dell’Università della Pennsylvania, le microonde sono fra le principali indiziate e i diplomatici sembrano anche avere subito lesioni cerebrali.
Viene citato il fenomeno noto come “effetto Frey”, dal nome del biologo americano che nel 1960 scoprì come le microonde possono trasmettere al cervello suoni ordinari, simili ai “falsi suoni” descritti dai diplomatici come stridii e ronzii forti. Il caso è stato esaminato dai membri del Jason, un gruppo di scienziati di alto profilo reclutati dal governo federale per indagare sulle nuove minacce per la sicurezza nazionale. Ma il Dipartimento di Stato dice di non avere ancora individuato la causa né la fonte degli attacchi e l’Fbi non commenta. Tante le domande che restano senza risposta. Una fra tutte: gli aggressori dove si sarebbero procurati queste armi non convenzionali? Le microonde sono ovunque. Alimentano i radar, cuociono i cibi, trasmettono messaggi e collegano i cellulari ai ripetitori. Sono una forma di radiazione elettromagnetica ritenuta innocua per usi quotidiani come i forni per cibi, ma che consentono anche di focalizzare il raggio. E grazie alle sue dimensioni, la testa umana può funzionare come antenna per la ricezione di tali segnali.
L’effetto acustico scoperto da Frey fu studiato per vari scopi e le ricerche sovietiche sulla “percezione sonora interna” da microonde – allertava nel 1976 la Dia (Agenzia di intelligence della difesa statunitense) – sembravano molto promettenti.Anche Washington ci stava lavorando. La Russia, la Cina e molti Stati europei, secondo le forze armate americane, oggi dispongono delle conoscenze di base per realizzare elementari armi a microonde in grado di debilitare, se non addirittura uccidere. Ma solo le agenzie di intelligence sanno quali paesi hanno a disposizione armi di questo genere, che potrebbero avere l’aspetto di una semplice parabola satellitare e funzionare a distanze relativamente brevi.
Stando a James C. Lin dell’Università dell’Illinois, tra i maggiori esperti dell’effetto Frey, i malesseri dei diplomatici derivavano probabilmente dall’uso di raggi a microonde.Alcuni diplomatici, si legge nel report firmato dai medici, si erano coperti le orecchie e la testa, ma senza che servisse a ridurre in alcun modo il rumore, e hanno riportato danni simili a traumi cranici pur non avendo ricevuto alcun colpo alla testa.Da parte sua, Frey dice di dubitare che il caso possa essere risolto in tempi rapidi. «Sulla base di quello che sappiamo», osserva, «rimarrà un mistero».
(©2018 New York Times News Service. Traduzione di Fabio Galimberti)