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 2018  settembre 02 Domenica calendario

Trent’anni fa la prima puntata di Casa Vianello

Ieri era il compleanno di Sandra Mondaini: auguri Sandra. Avrebbe compiuto 87 anni, ma invece le cose sono andate in altra maniera e non ci possiamo fare niente. Ma non è questo il punto. Il punto è che oggi ricorrono i trent’anni dalla messa in onda della prima puntata di Casa Vianello, una sit-com Mediaset fatta con quattromila lire e tante idee che è diventata «la» sit-com italiana per eccellenza. Per celebrare l’anniversario, oggi, il canale Mediaset Extra dedica la sua programmazione (quasi) interamente al ménage televisivo andato in onda dal 1988 al 2007 (gli episodi più belli saranno proposti a raffica dalle 8.50 del mattino alle 21.10). Ma anche questo non è il punto. 
COME IL PANE E BURRO Il punto è che Sandra Mondaini e Raimondo Vianello erano come il pane e burro, e Raimondo Vianello ci manca come l’acqua nel deserto di una televisione che da tempo ha smesso di far ridere, almeno non ci riesce con il garbo e i modi che erano propri di cotanta coppia. Ci manca Raimondo, ci manca la Gazzetta dello Sport sfogliata nel lettone matrimoniale, ci manca Sandra che rompe le balle fino allo sfinimento, ci mancano le situazioni grottesche create dagli autori e, quindi, Vianello che tenta in tutti i modi di piazzare un paio di corna a Sandra ma non ci riesce mai e, alla fine, subisce e subisce e subisce. Non c’erano volgarità con Sandra e Raimondo, c’erano le risate, c’era la rappresentazione perfetta della coppia all’italiana dove lui pensa di indossare i pantaloni ma, invece, la maggior parte delle volte è lei che suona la rumba (alla faccia dei moderni «casi Weinstein). C’era in definitiva la «normalità», che poi è quello che manca oggi in tv, dove tutto è «Uomo-Ken» o altre assurdità, mercificazione, tentativo estremo di fare polemica e se per caso la polemica non c’è, beh allora inventiamola in qualche modo. IDEE E 
DUE GENI Casa Vianello è la prova che non servono i miliardi per fare qualcosa di buono in tv, basta avere le idee e qualcuno a cui farle rappresentare, del resto ci sarà un motivo se le repliche resistono al tempo, gli ascolti pure e ognuno di noi si ferma a guardare, anche se ormai conosce quelle scene a memoria e le immagini tradiscono la loro veneranda «età tecnologica». Sì, oggi in qualche modo è il compleanno della coppia più bella della televisione italiana e qui non vogliamo fare nessun genere di parallelo con i neo-sposini Fedez e Ferragni (piaccia o non piaccia si sono trasformati nella nuova, celebratissima «coppia italiana»), del resto sono cambiati i tempi e, comunque, di talento ne hanno anche quei due giovanotti lì, altrimenti non ne parleremmo in continuazione. Ad ogni modo siamo quasi sicuri che «loro», i Ferragnez, come tutti noi non si ritrovano in branda alla sera a leggere la Gazzetta, eppure sono anche loro figli di «Sandra e Raimondo», soltanto si riducono a smanettare con il tablet, lo smartphone o qualsiasi altra diavoleria. Ecco, a differenza di trent’anni fa ci stiamo tutti quanti «avvicinando nel virtuale», ma clamorosamente «allontanando nel reale». Ne siamo convinti: Sandra questo «distacco» non l’avrebbe permesso.