il Fatto Quotidiano, 1 settembre 2018
Toto-morti, si punta sul prossimo defunto Kirk Douglas favorito
È il 30 agosto 2018: “Morto Paul Taylor, ballerino, coreografo, direttore artistico, produttore teatrale e maestro di balletto statunitense. È tra gli ultimi membri viventi della terza generazione di artisti di danza moderna americani. Aveva 88 anni. Sulla figura e l’importanza di Paul Taylor nel periodo di passaggio tra la prima generazione dei maestri della Modern Dance e la nascita della corrente del Post Modern non si parlerà mai abbastanza. Molti autori della generazione fiorita negli anni 70 hanno imparato da lui l’uso dello spazio, l’intenzione del gesto, la fluidità del movimento”.
Germe guadagna 30 punti. Germe è uno dei 5.105 nickname che si sfida a colpi di scommesse. Su cosa? Sui morti, quelli celebri, però.
Esiste infatti un portale chiamato Totomorti.com (e il cui sottotitolo recita: Mors tua vincita mea) in cui chi vi accede – previa registrazione – può stilare la propria personale classifica di papabili per il decesso, non più di tre per elenco, su cui scommettere.
Il regolamento è semplice: i personaggi selezionati devono essere in vita e in buona salute. Non possono essere scelti individui condannati a morte, dispersi, sequestrati o la cui morte non sia verificabile. I soggetti devono essere nati tra il 1901 e il 1999. Non sono ammessi in classifica: aziende, gruppi di persone, piante, animali o entità astratte. In caso di vittoria, si accumulano punti e si scala la classifica interna degli iscritti.
Nella home del sito, sulla sinistra, compare la sezione “Morti caldi”, ovvero tutti coloro che sono spirati nelle ultime settimane, come la cantante Aretha Franklin, o Kofi Annan. C’è pure l’ex ministro Gaetano Gifuni.
Al centro campeggia il “Morto del giorno” insieme con il giocatore che ha vinto la scommessa e relativo punteggio. Nella sezione di destra, infine, c’è la classifica dei “Top 50”, ossia i migliori scommettitori. O mietitori.
I gestori del toto-morti tengono a far sapere: “Le scommesse non sono a fini di lucro, ma solo per un divertimento di cattivo gusto. I giocatori non intendono augurare la morte a nessuno”. Alla domanda: “Chi è secondo voi il morto dell’autunno?”, Serenere – altro nickname – risponde: “George Senior Bush, ché ormai gli manca un alluce nella fossa”. E se decidete di registrarvi, ogni volta che effettuerete il login, il sito vi accoglierà con un macabro: “Ciao, è un piacere constatare che sei ancora in vita!”.
Negli Stati Uniti succede qualcosa di simile. Anche il sito Stiffs (letteralmente: “i rigidi”) dà la possibilità ai propri giocatori di scommettere sul passaggio a miglior vita delle “celebrities”, direbbero loro. Qui però la lista personale si allarga, infatti sono ammessi 10 personaggi a giocata. Se la scommessa va a buon fine, ecco che si ottengono punti; punti che, sommati di volta in volta, danno diritto a premi come televisori al plasma, telefoni cellulari, iPod e iPad. Attenzione al regolamento, però: “È vietato uccidere, spaventare o fare ammalare coloro sui quali avete scommesso”.
Nel menu del portale troverete i “newest stiffs” (i rigidi più recenti, ndr): a ognuno di loro è abbinata una freddura tipica del black humour. Come per il senatore repubblicano John McCain, ad esempio, morto il 26 agosto, il cui profilo recita: “Ha tentato di diventare presidente (degli Stati Uniti d’America, ndr) per due volte. Forse era troppo intelligente per questo lavoro”.
E se per caso avete fatto male i vostri conti, lasciandovi sfuggire dalla top ten una puntata sicura, Stiff vi darà una seconda chance, recapitandovi una mail più che esplicita: “e vi farà recapitare una mail che recita: “Ehi, X ha preso il suo biglietto di sola andata per l’altro mondo, ma tu non avevi scommesso su di lui. Hai un’ultima possibilità di rivedere la tua lista e inserirlo. Se pensi di non essere interessato, è perché probabilmente tu non sei interessante”.
Per i mietitori americani, il primo della lista per la stagione autunnale è l’attore Kirk Douglas (padre di Michael). È il più quotato in termini di punteggio. Tutti lo danno per morto, nonostante se la goda ancora coi suoi 101 anni.