Il Sole 24 Ore, 1 settembre 2018
Bolloré sale in Vivendi: ora detiene il 26%
Il gruppo Bolloré sale ancora nell’azionariato di Vivendi: dopo avere superato il 25% nel primo semestre dell’anno con l’acquisto di quasi il 5% del capitale, in agosto è salito di un ulteriore 0,8% del gigante delle comunicazioni attraverso Financiere de Larmor, portando la partecipazione complessiva a circa il 26%. Lo evidenzia il comunicato del gruppo sui conti del primo semestre, dai quali si evidenzia che l’utile netto di competenza è stato di 97 milioni, in calo del 71% rispetto ai 330 milioni dello stesso periodo del 2017, nel quale veniva integrato un profitto di 232 milioni derivante dall’integrazione globale di Vivendi.
L’utile netto consolidato, precisa per altro il gruppo francese, ammonta a 605 milioni, in progresso del 25% rispetto ai 482 milioni dell’anno scorso. Il fatturato è in progresso del 54% a 10,8 miliardi di euro. L’Ebitda migliora del 58% a 1,19 miliardi e il risultato finanziario è in crescita del 112% a 377 milioni. Il cda di Bolloré ha deciso il versamento di un acconto di dividendo di 0,02 euro per azione, identico a quello dello scorso anno, pagabile in azioni o contanti.