Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  settembre 01 Sabato calendario

Abolire l’ora legale fa bene o male alla nostra salute?

Non dover spostare più le lancette dell’orologio avanti o indietro può far male o bene alla salute? Sulla questione ci sono due scuole di pensiero. La prima ritiene che l’organismo, di fronte al cambiamento di orario, possa incorrere in alcuni problemi. Ma c’è anche chi ricorda che l’ora legale, se conservata, produce al contrario effetti benefici. In particolare, l’ora di sole in più può far crescere i livelli di serotonina, conosciuta come «l’ormone del buonumore», che contribuisce anche al miglioramento del sonno. Inoltre, la luce solare, favorisce la produzione della vitamina D, che garantisce numerosi benefici per l’organismo. 
IL CAMBIAMENTOIn realtà si tratta solo di un’ora da aggiungere o sottrarre durante la notte, qualcosa che può apparire un insignificante cambiamento può modificare il nostro bioritmo. Può cioè creare qualche fastidioso disturbo nei giorni successivi al cambio di ora. Sostanzialmente perché spostare le lancette dell’orologio influisce sulla qualità e sulla quantità del sonno.

L’ESPERTO
«Stanchezza e irritabilità sono i sintomi più evidenti nei 4-5 giorni successivi al cambio d’ora», spiega Liborio Parrino, direttore del Centro di Medicina del Sonno all’Ospedale di Parma. «Ci si sente sfasati come se si soffrisse di una sorta di mini-jet lag», aggiunge. Concorda con questa tesi anche Paola Vinciguerra, psicologa e presidente dell’Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico). «L’essere umano spiega l’esperta obbligato a spostare le lancette dell’orologio, subisce una sollecitazione. Avrà a che fare, nelle settimane successive del cambio dell’ora, con vari disturbi, tutti dovuti a un cambiamento del ciclo del sonno: dall’insonnia all’ansia, dal nervosismo al malumore fino a mal di testa e tensione muscolare».

GLI STUDI
Molto studiati sono anche gli effetti del cambio sul sonno. Una ricerca su 14 studenti coordinata da Antonio Tonetti dell’Università di Bologna e pubblicata sulla rivista Chronobiology International, ad esempio, ha trovato un maggior numero di risvegli notturni e una maggiore difficoltà ad alzarsi dal letto nei giorni successivi all’arrivo dell’ora legale. Altri effetti negativi sono stati trovati sui cosiddetti ormoni dello stress, che aumentano del 5%. Ci sono ricerche che hanno dimostrato anche un impatto sulla produttività dei lavoratori. Pare infatti che con il cambio dell’ora aumenti la propensione a distrarsi sul web mentre si è al lavoro. Ma anche in questo campo ci sono teorie contrastanti.

«Ecco perché sono convinto che quando finalmente decideranno di abolire il cambio dell’ora dovremmo esserne tutti più contenti», dice Parrino. «Dovrebbero festeggiare sia coloro che possono essere definiti allodole, ovvero i mattinieri, che i gufi, cioè coloro che invece tendono ad andare a letto più tardi», aggiunge. Perché a far soffrire entrambi, allodole e gufi, è il cambio dell’ora in sé, cioè il dover modificare abitualmente il proprio sonno a ritmi diversi. «In qualche modo abolire il cambio dell’ora significa finalmente ritornare a rispettare la sacralità del sonno», dice Parrino. «Il sonno rappresenta infatti un bene non negoziabile: gli esseri umani sono stati creati per dormire e quando qualcosa interferisce con questa necessità a risentirne è tutto il nostro organismo».

IL LAVORO
A interferire con la quantità e la qualità del sonno è già lo stress della vita di tutti i giorni, ricorda l’esperto «Gli orari di lavoro disordinati vanno inevitabilmente a influenzare quelli in cui mangiamo e dormiamo», spiega Parrino. «È assurdo quindi continuare a pensare che aggiungere a questo stress anche quello di dover cambiare periodicamente l’ora, spostando le lancette un’ora avanti o un’ora indietro, sia qualcosa di innocuo per la nostra salute», conclude.