Vanity Fair, 31 agosto 2018
Corea del Sud, quando il matrimonio è di massa
Che effetto fa giurarsi amore eterno insieme ad altre migliaia di coppie? Quattromila per l’esattezza, arrivate da ogni parte del mondo. È accaduto in Corea del Sud, all’interno del Cheongshim Peace World Center di Gapyeong. Le nozze di massa, denominate «Hyojeong Holy Blessing Ceremony» sono state organizzate, quest’anno come in quelli precedenti, per commemorare il sesto anniversario della morte di Sun Myung-moon, noto come reverendo Moon (sposò l’arcivescovo cattolico Emmanuel Milingo e nel 2003 perdonò gli autori dell’Olocausto), fondatore nel 1954 e autoproclamato messia della Chiesa dell’Unificazione, presidente della Universal Peace Federation.
Insieme ai promessi sposi hanno seguito online la cerimonia altre 28mila persone collegate da 190 paesi diversi. Tutti in attesa della benedizione. Dopo il momento solenne dello scambio delle fedi gli sposi hanno festeggiato tra cuoricini luminosi, una pioggia di coriandoli e stelle filanti e altrettanti selfie di coppia e insieme agli altri partecipanti al rito religioso. Sempre per le foto, era disponibile anche una gigantografia del reverendo Moon accanto a cui i seguaci hanno potuto essere immortalati. Nonostante la morte del fondatore il movimento religioso coreano, che si basa su una reinterpretazione radicale della Bibbia voluta dal suo fondatore e trascritta nel testo Principio Divino, continua a godere di una certa popolarità.