Corriere della Sera, 14 agosto 2018
L’Inghilterra divisa dai baffi di Poirot-Malkovich
Hercule Poirot senza baffi è un po’ come Topolino senza le orecchie o Charlie Brown senza la maglietta gialla – si fa fatica a riconoscerlo. Il detective dei romanzi di Agatha Christie e di tanti film e adattamenti televisivi è caratterizzato dall’espressione non simpaticissima, dall’eleganza ma soprattutto dai baffetti, meglio se impomatati. Eppure le prime immagini di John Malkovich nel serial della Bbc The ABC Murders in onda a Natale in Gran Bretagna hanno creato perplessità: Malkovich, 64 anni, porta un semplice pizzetto bianco, appena accennato.
Poirot con la barbetta rappresenta un sacrilegio per molti puristi: la questione non è oziosa perché si parla della scrittrice da due miliardi di copie vendute in tutto il mondo, record assoluto (escludendo la Bibbia e Shakespeare), e Poirot compare in 33 romanzi, una piece teatrale e una cinquantina di racconti.
Malkovich è molto più alto del personaggio descritto da Christie (piccola statura, una testa a uovo) e a giudicare dai costumi l’abito grigio inglese mal si addice alla cura da dandy all’abbigliamento descritta dall’autrice.
Kenneth Branagh, regista e attore di formazione teatrale, attentissimo alla filologia, si mise a ricercare maniacalmente sui libri di Christie e sui giornali dell’epoca per interpretare Poirot in Omicidio sull’Orient Express e se ne uscì con la trovata dei baffoni folti e grigi alla Francesco Giuseppe. Prima di lui, altri grandi attori si sono confrontati con Poirot e nessuno ha rinunciato ai baffi. David Suchet li portava sottili e molto impomatati, sempre con il papillon e un fiore all’occhiello. John Moffat ha preferito il baffo con le punte impomatate d’ordinanza, e un maestro del teatro come Alfred Molina pur scegliendo baffi normali e senza pomate, almeno utilizzava cravatte dipinte a mano, abiti chiari e bastoni da passeggio dal manico elaborato.
Malkovich tace, i critici si lamentano in anticipo, i fan si dichiarano perplessi via Twitter, ma le dichiarazioni del regista Alex Gabassi sul tipo di serial che stiamo per vedere sembrano chiarire un po’ la situazione: ha spiegato che vede il romanzo di Christie come una storia cupa, ambientata negli anni Trenta e per questo «condizionata dal passato, cioè la prima guerra mondiale, e dall’immediato futuro, cioè lo scoppio della seconda guerra mondiale». Per questo, presumibilmente, un Poirot meno eccentrico e più serio, in grigio, con una semplice barbetta, parrebbe piu adatto al tema.