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 2018  agosto 09 Giovedì calendario

Syed, ministro a 25 anni fra videogiochi e Instagram

In Malaysia l’età media è di 28 anni e il 44 per cento della popolazione ne ha meno di 24. Eppure, vincendo le ultime elezioni, il 93enne Mohamad Mahatir ha conquistato il record di premier più anziano al mondo. Il segreto di questa vittoria è in parte un ragazzo di 25 anni che si chiama Syed Saddiq, ministro della Gioventù e dello Sport, noto come «l’Insta-ministro» perché ha vinto anche grazie a un milione e 200 mila follower.
No alla borsa di studio
Saddiq l’anno scorso ha rifiutato una borsa di studio della Oxford University perché la passione politica era più forte della vocazione accademica. Il padre è un muratore emigrante, la madre un’insegnante di inglese che si alza alle 5 di mattina e arriva a fine mese grazie alle lezioni private. L’Università di Oxford sembrerebbe un sogno irrinunciabile.Invece Syed, con un taglio di capelli per niente alla moda, giacche da uomo di mezza età e camicia con il colletto stirato male, si è presentato alle elezioni con la sua Armada, il settore giovanile del partito vincente, il Bersatu, ed è diventato parlamentare. 
E da Oxford è arrivata una seconda proposta per una borsa di studio più remunerante e prestigiosa. Ma ha rifiutato pure quella. Mentre era in taxi, gli è arrivato l’annuncio di essere stato nominato ministro, diventando il più giovane nel Sud-Est asiatico, il secondo più giovane al mondo, dopo un suo collega degli Emirati Arabi Uniti.
«Gattino poppante»
Gli avversari lo avevano soprannominato «il gattino poppante» ed è invece diventato un leone. Adesso il ministro Saddiq rilascia interviste a raffica ed è diventato un portavoce involontario della coalizione di governo, essendo l’esponente politico malese più rincorso dai media. Ma non pensate sia un pupazzo facilmente manipolabile. È evidente che ha le idee chiare e un programma politico astuto, con l’alto potenziale di garantirgli la ri-elezione e di portarlo sempre più in alto. 
I mondiali di e-sport
La sua prima proposta di legge è stata di abbassare l’età del voto da 21 a 18 anni, un ottimo modo per allargare il suo elettorato di coetanei. «Ciò significa che il blocco dei voti giovanili diventerà più grande e più forte. E di conseguenza non potrà più essere accantonato dalla scena politica della Malaysia».
La seconda proposta è stata di incentivare gli investimenti per fare della Malaysia una delle capitali mondali dei campionati di e-sport, le gare tra star di videogiochi multi-player, già frequentatissime nella Corea del Sud.«I giovani possono fare l’impossibile», ha detto l’ex gattino poppante dimostrando anche dimestichezza con le frasi a effetto. «I giovani sono il futuro, ma possono controllare anche il presente». 
Il progetto di Saddiq è di scuotere i coetanei dall’indifferenza, incoraggiandoli a votare e ad essere più politicamente consapevoli e attivi. «Ai giovani importano essenzialmente due cose», ha detto il giovane ministro, «una è di poter guadagnare abbastanza per vivere. E l’altra è di essere riconosciuti e ascoltati nel contesto di costruzione nazionale».
Con una grinta del genere, e vista la reazione entusiastica dell’opinione pubblica malese, non è azzardato ipotizzare che alle prossime elezioni Saddiq potrebbe anche detronizzare se non il nordcoreano 35enne Kim Jong-un, il terzo premier più giovane al mondo, magari Sebastian Kurz, cancelliere austriaco 31enne, al secondo posto, ma forse addirittura conquistare il primo posto, ora occupato dal reggente di San Marino, Matteo Ciacci, che ha solo 28 anni.In realtà, la nomina e la forte popolarità di Saddiq s’inquadrano bene in una fase in cui il mondo giovanile, in Asia, sta cercando maggiore rappresentanza politica, come dimostrato anche dalle recenti ribellioni studentesche in Bangladesh per avere strade più sicure da incidenti stradali. Così Saddiq, in futuro, potrebbe ritrovarsi precursore di una tendenza politica che travalica i confini della Malaysia.