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 2018  agosto 09 Giovedì calendario

Umberto Pizzi ricorda Jimmy il Fenomeno

Come ogni microcosmo umano, anche la Dolce vita aveva i suoi riti e soprattutto i suoi personaggi in commedia. Jimmy il Fenomeno era il clown della Dolce vita. Tutte le sere lo trovavo lì, protagonista volontario attraverso smorfie, gridolini, una fisicità per alcuni quasi molesta. Abbracciava. Stringeva. Saltava addosso. Toglieva ogni diaframma tra lui e la fama, tanto da spaventare (a volte) i neofiti di quel clima. Conosceva chiunque. E proprio Jimmy una sera mi presenta Silvio Berlusconi: era fuori da un ristorante del centro di Roma, aspettava la passione del momento, Veronica Lario. “Questo è il più ricco d’Italia! Vedrai cosa combinerà, ha le televisioni”. Aveva ragione. Berlusconi lo saluta con affetto e, sorpreso dalla pioggia, si infila dentro la nostra auto: per venti minuti (reali) ci regala un inaspettato (per allora) repertorio di barzellette. Giù risate, di Jimmy. Senza limiti. Perché Jimmy non ne aveva. Poteva anche andare da una donna e dirle: “Stamattina ti ho pensato e mi sono toccato” (Ornella Muti una delle vittime), ma pur di sopravvivere tra i vip era pronto all’impensabile, così gli chiedevano la qualunque, e lui accettava; lo prendevano in giro, non importava. Era il Fenomeno.