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 2018  luglio 29 Domenica calendario

Grillo risponde a Cassese: «Sorteggio? In Ontario lo fanno già»

Beppe Grillo lo ribadisce con determinazione: «Queste assemblee di persone sorteggiate a caso sono un movimento che si sta sviluppando in tutto il mondo, non capisco proprio quale sia l’esagerazione che abbiamo suscitato in certi parrucconi del nostro sistema informativo. In Ontario, in Canada, nella Columbia britannica già lo fanno». 
Il cofondatore del Movimento Cinque Stelle ha scelto Facebook per replicare all’editoriale che Sabino Cassese ha scritto ieri sul Corriere, per contestare la sua proposta di democrazia casuale. L’editoriale era intitolato: «Grillo sceglie l’idraulico con il sorteggio?». 
Il cofondatore e garante del M5S, ha risposto postando un suo video: «Non è l’idraulico, noi non vogliamo eleggere l’idraulico che ha una sua funzione importantissima...». Ma non è l’unico affondo. Al giudice emerito della Corte costituzionale Beppe Grillo replica senza peli sulla lingua: «La politica sta cambiando, lo capisce pure un bambino, non ci sono più i partiti. Perché dobbiamo avere politici professionisti per 40 anni? Meglio avere persone scelte a caso che in forma e tempo limitato possano decidere su delle cose per il proprio Paese». 
Il cofondatore – e oggi garante del Movimento Cinque Stelle – nel suo video intitolato «Demo crisi» insiste sul suo concetto di casualità e attacca, senza remore: «Non trovo nulla di scandaloso ma solo una grande ignoranza di questi istruiti stupidi». 
Non ha freni Grillo: «Perché poi l’istruzione è bellissima, ma quando incontri un istruito stupido cominci a farti domande sul tipo di istruzione che dai alle persone, soprattutto a quelle della mia età». 
Secondo il fondatore del Movimento non soltanto ormai la «democrazia è superata», ma anche definirla non è possibile. 
Dice, infatti: «Definire la democrazia oggi è un problema: è come il ferro di cavallo che metti alla porta. Se tu chiedi “ci credi?” dici no, ma lo metto lo stesso. La democrazia è svuotata dal significato del voto».