La Stampa, 28 luglio 2018
Il nero d’estate: istruzioni per l’uso
Il nero d’estate è un pensiero che la mente considera. Eccome. Soprattutto la nutrita schiera di fedelissime che a questo colore non rinuncia nemmeno con 40° gradi all’ombra. Donne di tutte le età, guidate dall’esercito di modaiole e addette ai lavori che in nero lavorano e vivono tutto l’anno senza fare un plissé. Provate ad aprire uno dei loro armadi e vi accorgerete che i lampi di altre sfumature sono rari come panda.
Recidive
Nel nero ci si tuffa per comodità, per abitudine, per mitigare qualche chilo di troppo, per non svelarsi al mondo. Non a caso Onassis adorava le cravatte nere, era – diceva lui- un’arma segreta per non far capire al suo interlocutore cosa pensava. Ma al di là dei vari motivi, tantissimi e ognuno ha i suoi, è il momento di estivizzarlo. Tanto chi lo ama non lo molla mai, a stento qualche volta può tradirlo col blu notte. Ma poi torna sempre a crogiolarsi nella sua rassicurante pozzetta inchiostro. Il punto sta nel come accompagnare questa tinta – che in sè le racchiude tutte – quando fa caldo. Col sole il nero va illuminato. Lo sanno anche le recalcitranti sacerdotesse del fashion system. Come? Basta osservarle alle sfilate di Milano e Parigi di giugno e luglio. Intanto mai lo sceglierebbero lucido, farebbe subito serata alla Scala in pieno dicembre. Il must è opaco. Poi tocca fare gli abbinamenti azzeccati.
Quali tandem
Si sposa col bianco nell’eterno gioco dell’optical. Coco Chanel sosteneva che bastava una blusa avorio per catturare la luce e rifletterla sul viso, un trucchetto che sfuma le rughe e aiuta a dimostrare qualche anno in meno. Subito dopo in pole position c’è il beige in tutte le sue declinazioni, dal sabbia al cammello (sempre molto Chanel). Le altre tinte amiche che lo sublimano sono quelle brillanti del fucsia, arancio, turchese e giallo. In dosi omeopatiche, stemperate sugli accessori: foulard, cappelli spiritosi, pashmine, borse, scarpe, cinture, bijoux. Un paio per volta, massimo tre. E possibilmente sempre coordinate. Il famoso richiamino, come usava negli Anni Cinquanta, è di grande effetto senza troppi stravolgimenti. «Per me il nero d’estate ha la forza espressiva dell’ombra che segna la forma proprio attraverso l’assenza di luce – spiega Giorgio Armani- Perché il colore-non-colore veste, riuscendo a conferire un’aura di fascino che sottolinea il carattere e la variazione di stati d’animo. In fondo, non è così diverso dal mio greige. Quest’anno il nero l’ho proposto accostato al rosa, al verde all’azzurro che ne accentuano l’eleganza anche di giorno». Prendere nota.
Bagliori metallici
Per accendere il buio di una mise estiva ci vuole poi un bagliore metallico, come l’argento di un sandalo, di una collana, di una manciata di cristalli che punteggiano il top. L’oro è da scansare, regala subito un aspetto funereo o da domatrice di leoni. Insomma, dà una botta di vecchio.Fondamentale è l’effetto leggerezza. Un vestito nero diventa gioioso e parla di vacanza se mosso da balze, orli asimmetrici, intrecci, ruches, oppure semplici ricami intagliati. Importante, poi, dosare le trasparenze, un’arte in cui era maestro Hubert de Givenchy, al quale rende omaggio il direttore creativo della sua griffe – Clare Waight Keller – con una serie di piccoli dress dark velati nei punti giusti.
Raffinato e sensuale
«Il nero, declinato in pesi e tagli estivi è una soluzione chic e validissima – sottolinea Ermanno Scervino –. È raffinato, ma esprime anche sensualità. Perfetto per una festa o un evento speciale. Poi penso anche allo charme di una Jacqueline Kennedy che nelle estati a Capri indossava T-shirt nere su pantaloni bianchi e abiti inchiostro dal taglio geometrico abbinati a scialli dai colori più accesi e piccoli accessori preziosi che esaltavano la sua bellezza e personalità».
Pelle nuda
Un altro escamotage per rendere il nero più fresco è quello di esibire discrete porzioni di pelle (come braccia e gambe di giorno, mentre di sera sono concesse le scollature). Fondamentale un make up leggerissimo, quasi naturale. Da teen ager sul viso, ma da lady smagata sulle gambe. Corrette da imperfezioni e pallore con l’aiuto di un buon fondotinta no transfer mischiato a una crema per il corpo per unificare la carnagione. «D’estate il nero dovrebbe essere indossato con nonchalance e accessori semplici. Lo scamiciato in voile di cotone e pizzo sangallo è un must. Da scegliere leggero e sopra al ginocchio, così da mostrare un pochino di pelle abbronzata – suggerisce Antonio Berardi –. Il tocco inaspettato? Un paio di orecchini di smeraldi e diamanti a goccia. Smaccatemente finti». Non rimane che difendere la propria scelta. Ferree e incrollabili nella consapevolezza che il nero non conosce stagioni ed è uno dei colori più eleganti in assoluto.
Nera per sempre
La donna più nera di una scarafaggio, la sacerdotessa del buio a oltranza è Roxanne Lowit. Speciale quanto le celebs che ha fotografato. Timidissima, vestita da uomo, total black (mai un colore, neanche il bianco), capelli a caschetto e occhiali scuri per nascondersi dal mondo o per impedire al mondo di accorgersi di lei. Per quarant’anni questa piccola signora dalla vista lunga si è infilata ovunque, nei backstage delle sfilate e dietro le quinte dei party. Senza un permesso, un accredito, uno straccio di biglietto da visita. Ha conosciuto tutti, da Andy Warhol a Salvador Dalì, da Yves Saint Laurent a Giambattista Valli e di tutti ha immortalato espressioni buffe, gesti sopra le righe, attimi di assoluta autenticità. Ha attraversato anni favolosi, ha visto nascere il mito delle top ed è riuscita a infilarne tre (Naomi Campbell, Linda Evangelista e Christy Turlington) in una vasca da bagno. Ma non chiedetele di abbandonare la sua divisa dark.