Corriere della Sera, 28 luglio 2018
Confalonieri va in pensione (a metà)
Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, fa mezzo passo indietro lasciando formalmente il gruppo di Cologno, di cui tuttavia manterrà la presidenza che gli è stata rinnovata dall’assemblea lo scorso 27 giugno. Il «divorzio» è stato sancito ieri durante il consiglio d’amministrazione riunito per l’approvazione dei conti trimestrali. A fronte della risoluzione del rapporto da dirigente è stato concordato un pacchetto da 15 milioni di euro di buonuscita, composto da 6,5 milioni di euro di integrazione al Tfr e 8,5 milioni di euro lordi che verranno pagati alla cessazione dell’ incarico.
Confalonieri, primo e unico presidente di Mediaset (in carica dal 1996), diventa quindi presidente «non dipendente». In concreto non cambia nulla. Confalonieri mantiene tutte le deleghe e resta nel gruppo con un contratto di collaborazione. La scelta di dimettersi da dirigente sarebbe legata a ragioni economico-previdenziali: il manager ha raggiunto il massimo e dunque non aveva convenienza, nè lui nè l’azienda, a versare ulteriori contributi per la pensione.
Quanto ai conti approvati ieri dal board, il primo semestre del 2018 si è chiuso con 1,8 miliardi di euro di ricavi, in linea con i primi sei mesi del 2017, di cui 1,34 miliardi in Italia e 507 milioni in Spagna. Determinante l’andamento dei mercati pubblicitari: in Spagna la raccolta è stata pari a 502,3 milioni, in linea con l’esercizio precedente, mentre in Italia è cresciuta del 2,2% a 1,1 miliardi, a fronte di un calo del mercato dell’1,4%. In flessione a 42,8 milioni i profitti netti, per i quali è previsto un miglioramento sull’intero 2018 sia per la nuova offerta televisiva pay sia per l’eventuale perfezionamento dell’Opa sulla controllata Ei Towers.