ItaliaOggi, 27 luglio 2018
Diritto & Rovescio
La Francia sta sbiellando. La si è sempre percepita austera ed impettita, alla De Gaulle o anche alla Mitterrand, sempre impegnata a seppellire o a traslare salme autorevoli o dipinte come tali su affusti di cannone, tra squilli di tromba e tonitruanti Marsigliesi, e invece adesso si presenta sotto le sembianze di Louis de Funès, un comico di fronte al quale il nostro Alberto Sordi sembra un attore da teatro scespiriano. Hanno cominciato i motociclisti della guardia presidenziale che, avanzando a passo d’uomo durante la sfilata dal 14 luglio scorso, non solo si sono ribaltati proprio davanti al posto d’onore del presidente Macron ma non sono stati capaci di rialzare le moto attorno alle quali hanno armeggiato senza risultati, esibendo, piegandosi, i loro sederi obesi in calzoni bianchi, davanti alle telecamere che volevano vedere come andasse a finire. Subito sibilavano in cielo i possenti jet militari con però i colori sbagliati della bandiera. Intanto al Tour de France un gendarme ha abbattuto in volo il campionissimo Froome, ritenendo che fosse un ciclista della domenica che si era infilato abusivamente nella corsa.