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 2018  luglio 25 Mercoledì calendario

Renzi dal notaio: la villa da 1,3 milioni di euro è sua

Matteo Renzi ha perfezionato l’acquisto della villa fiorentina a pochi passi da piazzale Michelangelo. Lunedì pomeriggio è tornato nello studio del notaio Michele Santoro per firmare il rogito. Si è presentato da solo con la procura firmata dalla moglie, Agnese Landini. In questo stesso studio, a metà giugno, aveva firmato il preliminare e versato 400 mila euro d’acconto con quattro assegni circolari da 100 mila euro ciascuno. Mancavano 900 mila euro. Per i quali il senatore del Pd ha provveduto con un mutuo.
Quando un mese fa il quotidiano La Verità pubblicò la notizia del preliminare, Renzi smentì con un corposo comunicato. “Matteo Renzi e la sua famiglia stanno da tempo cercando un’abitazione a Firenze. Al momento non ha concluso l’acquisto di un’abitazione a Firenze”. Era il 29 giugno scorso. Pochi giorni dopo era tornato sull’argomento bollando come “schifezze” le reazioni sul suo interessamento alla villa: del resto appena sei mesi prima era andato in tv a mostrare un conto corrente con un saldo in attivo di 15 mila euro. Legittimo dunque chiedersi dove ha trovato 1,3 milioni in un così breve lasso di tempo. Nella enews polemizzò: “Oggi posso avere ulteriori entrate, tutte pubbliche, tutte trasparenti. Queste entrate mi permettono persino di prendere un mutuo”. In meno di un mese si è risolto tutto. Del resto è un vero affare. Una villa da 276 metri quadri calpestabili, 11,5 vani distribuiti su due livelli, con un salotto triplo open space, grande cucina, tre camere con altrettanti bagni, studio e terrazza. Oltre a un parco da 1.580 metri quadri. Il tutto in via Tacca, una strada chiusa che termina con la storica residenza Spadolini e confina con il viale che porta a piazzale Michelangelo. Una delle zone non solo più belle ma anche esclusive e ricercate di Firenze. Per un prezzo ritenuto da molti immobiliaristi cittadini ottimo: 1,3 milioni.
Un affare, quindi, che Renzi non poteva farsi scappare. Da oltre un anno ha messo in vendita la sua abitazione di famiglia a Pontassieve per 900 mila euro, ma ancora non è riuscito a venderla. Quindi per comprare in via Tacca ha dovuto accendere un mutuo. Il quarto. L’ex premier ha già ben tre finanziamenti accessi. Uno risale al 2004, 300 mila euro dilazionati in 20 anni con una rata mensile da 1.600 euro proprio per l’abitazione di Pontassieve. Un secondo sottoscritto nel 2009 per 160 mila euro da restituire a 800 euro ogni 30 giorni. Infine il terzo nel 2012 quando i genitori Tiziano e Laura Bovoli hanno venduto la casa di Rignano sull’Arno ai tre figli (Matteo, Benedetta e Matilde) che hanno stipulato un rateo da 1,3 milioni di cui 325 mila a carico dell’erede politico per 1.850 euro mensili. In tutto, dunque, a oggi 4.250 euro dello stipendio del senatore vanno in mutui. Ma oltre alla sorprendente disponibilità economica, a colpire è la tempistica dell’acquisto: i vecchi proprietari della villa avevano presentato domanda di condonare alcuni abusi nel 1986 e il Comune di Firenze ha risposto accogliendo la richiesta solamente a fine 2017, dopo ben 31 anni. Neanche il tempo di ricevere la comunicazione che è arrivato Renzi con quattro assegni per firmare il preliminare e lunedì scorso il rogito.