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 2018  luglio 25 Mercoledì calendario

Ivanka Trump chiude la sua linea di abbigliamento

Ivanka Trump chiude la sua compagnia di vestiti e prodotti di lusso, per non creare imbarazzi al padre, e tenersi aperta la porta per perseguire le proprie ambizioni politiche. Lo ha deciso e annunciato ieri lei stessa, a sorpresa.

Nel 2007 la figlia del capo della Casa Bianca aveva lanciato la sua linea di gioielli, seguita poi da scarpe, vestiti, borse, occhiali. L’attività aveva avuto successo, e secondo la sua ultima dichiarazione dei redditi le aveva fatto guadagnare cinque milioni di dollari tra il gennaio del 2016 al marzo del 2017. 


Il negozio sulla Trump Tower
A dicembre aveva aperto un negozio nella lobby della Trump Tower a Manhattan, per incrementare le vendite dirette, ma così aveva anche generato polemiche, perché i critici l’avevano accusata di usare il nome del padre presidente per ricavare profitti. Un altro problema serio riguardava la realizzazione dei suoi prodotti, fatti esclusivamente in Paesi come Bangladesh, Indonesia e Cina, sfruttando il loro basso costo della manodopera. Questo era in contrasto tanto con la dottrina commerciale di «America First» promossa dal presidente, quanto con i programmi di Ivanka di impegnarsi nell’amministrazione per promuovere il lavoro, e il trattamento onesto di donne e bambini. Nel frattempo molti grandi distributori avevano iniziato a boicottare le sue creazioni, rendendole meno profittevoli. 


«Voglio concentrarmi sul mio lavoro a Washington»
Da quando era arrivata a Washington, la figlia del presidente aveva affidato la gestione della sua compagnia ad Abigail Klem, che aveva promesso di andare a verificare le condizioni dei dipendenti nelle fabbriche da cui arrivavano i suoi prodotti. Nel frattempo però Ivanka ha deciso che tutto ciò non sarebbe bastato a metterla al riparo da eventuali problemi, e quindi ha deciso di chiudere: «Nel prossimo futuro voglio concentrarmi sul lavoro che sto facendo qui a Washington». Sospendere le attività, dunque, «è l’unica opzione giusta per la mia squadra e i miei partner». 
Ivanka ha conservato il marchio della compagnia e i diritti su prodotti, in modo da poterla riaprire in qualsiasi momento, se la sua avventura politica iniziata al seguito del padre Donald si interrompesse. La decisione di chiudere però rivela la volontà di proteggere Trump da possibili imbarazzi, e tenersi le mani libere per coltivare le proprie ambizioni, che secondo le voci di Washington includono la possibilità di una sua corsa alla Casa Bianca.