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 2018  luglio 24 Martedì calendario

Olivia Newton-John: «La mia vita è «Grease»

«La vita si snoda attraverso svolte e capitoli. Il film Grease è stato un bellissimo e lungo paragrafo che non si è mai chiuso. Se sento una canzone del film mi viene subito voglia di ballare. E mi capita di farlo». 
Sorride Olivia Newton-John, 69 anni. Oggi ha una vita serena a fianco del marito, il produttore John Easterling, con il quale vive tra Melbourne e un ranch a Santa Barbara, in California. Ma negli ultimi anni Olivia ha sofferto tanto. Ha curato due volte il cancro che l’aveva colpita e ha creato a Melbourne un ospedale con il suo nome. 
«Il centro clinico a me intitolato è stato un traguardo per fare ricerche sui tumori che sono sempre e per tanti un rischio. Appena posso vado nell’ospedale, stringo le mani di persone di ogni età, bacio i bambini che combattono senza lacrime il male. La vita vera è questa, non il cinema. Bisogna sempre dirlo, ricordarlo ai ragazzi».
L’attrice e cantante conserva la stessa vitalità di quando apparve sugli schermi accanto a John Travolta. Era l’estate del 1978, il musical diretto da Randal Kleiser divenne subito un fenomeno mondiale. 
Con Travolta vi sentite?
«La mia amicizia con John è più che mai solida, è un punto fermo nella mia carriera e nella mia esistenza».
Quando vi siete conosciuti?
«Nel 1977 feci l’audizione per la parte di Sandy: avevo 29 anni. Ero più grande di John che fu scelto a 24 anni non ancora compiuti per il ruolo di Danny Zuko. I produttori ci fecero un provino per verificare sullo schermo la nostra alchimia». 
Quale fu la vostra reazione come prescelti tra centinaia di aspiranti?
«Grease era stato un musical di enorme successo a Broadway, sentivamo entrambi la responsabilità di portarlo sullo schermo. Sempre, da allora, ci siamo consigliati in tutte le diverse fasi delle nostre esistenze e ci rende felici ritrovarci in tante e diverse ricorrenze per celebrare una nuova uscita del nostro film, che non risulta datato perchè ci sono e ci saranno sempre ragazzi come il ribelle, ma vulnerabile Danny Zuko e come la mia Sandy, che gli giurava amore eterno scuotendo i riccioli biondi». 
Qual è uno dei motivi del sempreverde successo del vostro musical?
«Grease ha saputo e sempre saprà cogliere le attese, gli slanci dei sentimenti, il batticuore per i primi baci. La sua canzone, We Go Together, le sue parole, la mia tutina nera, il giubbotto di pelle di Danny, i vestitini a fiori vintage con le gonne a corolla delle mie amiche sono sempre di moda».
Che cosa ricorda in particolare tra i tanti ciak del film?
«Lo girammo tutto a Los Angeles, tra una scuola nel distretto di Venice e una antica e di mattoni rossi a Los Feliz. Entrambe conservano due targhe delle nostre riprese per i ragazzi delle nuove generazioni che amano vedere il film. Quelle targhe mi ricordano tante cose....»
Una fra tante?
«John ed io eravamo due giovani che amavano più di ogni cosa la musica, il ballo e la recitazione. La vita, al di là delle mie sofferenze per il cancro che ho combattuto due volte, è stata generosa con entrambi. E poi, nè io nè John siamo invecchiati per chi ci scopre e scoprirà in futuro ventenni nelle sequenze di ballo di Grease! Durante il film divenni amica in particolare dell’attrice Stockard Channing, un vero talento come commediante nei teatri di Boston e a Broadway. Nel mondo dello spettacolo ci si perde di vista... restano i ricordi».
Dopo «Grease» lei interpretò «Xanadu» con Gene Kelly, fece di nuovo coppia con Travolta in «Due come noi». Poi la sua carriera sembrò arenarsi...
«Hollywood è amabilmente cinica se, dopo un grandissimo successo, i tuoi film non conquistano subito il box office. Ma io non ho rimpianti: in televisione e al cinema ho continuato a recitare, ho avuto una figlia dal mio matrimonio con Matt Lattanzi e più che alla carriera d’attrice mi sono dedicata ai dischi e ai miei libri non solo di ricette. Presto sarà pubblicato un altro mio libro e sono sempre attiva come compositrice e talvolta attrice soprattutto in televisione. Sono presissima dagli impegni in ospedale. Il cancro ti insegna a godere di ogni giorno, di ogni minuto. La musica mi ha salvata e aiutata sempre nella vita. Le sono infinitamente grata».
In Australia hanno anche girato recentemente una serie tv sulla sua vita con la cantante Delta Goodrem...
«La biografia mi ha divertita e lusingata. Delta è un’ottima attrice e anche esecutrice della mia canzone I Honestly Love You che su YouTube è ancora un successo. Ho avuto e ho una vita piena grazie all’educazione che ho avuto dai miei genitori, entrambi professori. Il cinema non è stato la spina dorsale della mia esistenza, era subordinato alla musica. Oggi con mio marito mi occupo del nostro ranch, dei nostri cavalli, delle nostre piante. Ma Grease mi emoziona sempre e le sue canzoni restano per me irresistibili».