La Stampa, 23 luglio 2018
Madonna fa 60. Buon compleanno all’icona più amata e scomunicata del mondo pop
Il 16 agosto Madonna compie 60 anni. I club di tutto il mondo la festeggeranno con party a tema: solo a New York ne sono previsti una decina, mentre a Chicago torna in scena il musical Lucky Star, della comica e attivista Melissa Young. Madonna potrebbe essere la nonna, neanche la madre, di chi oggi domina le classifiche. Eppure è ancora culturalmente rilevante.
Non è una domanda: è un fatto. Pose è una serie che va in onda in America su FX, creata da Ryan Murphy, quello di Glee e anche di The Assassination of Gianni Versace. Andata in onda a giugno, è già stata rinnovata per la seconda stagione, con ottime critiche. Racconta la nascita del Voguing, la danza nata negli ambienti underground gay della New York Anni 80 e fatta conoscere a tutto il mondo da Madonna con il video Vogue e a un’esibizione entrata nella storia, vestita da Maria Antonietta agli Mtv Music Awards del 1991.
Altra prova: il gran ballo del Metropolitan Museum di New York, a maggio. Siccome il tema era l’influenza della religione cattolica sulla moda, si sono tutte presentate con look che lei portava a inizio carriera, periodo pizzi e crocifissi. Madonna, ospite d’onore, si è esibita in una versione di Like a Prayer accompagnata da un coro di monaci: il giorno dopo sui social non si parlava d’altro, oscurando Rihanna. L’attuale regina delle classifiche Dua Lipa – classe 1995, metà inglese e metà libanese, cresciuta a rap e YouTube,- non era ancora nata quando nel 1983 usciva Holiday. Eppure dopo essere stata nominata dai critici la Madonna della Generazione Z, sembra aver abbracciato questa similitudine: lo scorso novembre si è presentata nella trasmissione di Jools Holland indossando uno dei famosi reggiseni a cono creati da Jean Paul Gaultier e usati da Madonna nel Blond Ambition Tour del 1990, a oggi uno dei look più iconici nella storia del pop.
Se c’è una cosa che poi tutti le riconoscono è il suo avere reso mainstream e quindi accettabile al grande pubblico la cultura gay e l’omosessualità in generale. In un’epoca in cui George Michael, Freddie Mercury e i Pet Shop Boys ancora non avevano il coraggio di uscire allo scoperto, Madonna non ha mai nascosto la vicinanza al mondo gay, evidente nella scelta dei collaboratori, dei fotografi (Herb Ritts), dei coreografi (Christopher Flynn, suo maestro di danza e mentore), degli amici con cui si accompagnava, degli artisti che diceva di ammirare (Keith Haring).
«Era un’epoca in cui nessuno aveva qualcosa di positivo da dire sui gay», ha scritto Matt Cain, storico direttore della rivista Attitude, sul quotidiano inglese Guardian. «Se venivamo rappresentati nei media eravamo dei predatori portatori di malattie che non dovevano essere lasciati soli con i bambini. Fino a quando non è comparsa lei. Non potete immaginare che cosa abbia voluto dire il suo arrivo per un ragazzino che veniva bullizzato regolarmente a scuola a causa dei suoi gusti sessuali».
In 35 anni di carriera le sono stati attribuiti gli epiteti più disparati – da sgualdrina a vampiro a ladra di bambini africani – è stata scomunicata tre volte dal Vaticano, è stata ridicolizzata per i fallimenti cinematografici, è stata al centro di infinite discussioni sul suo livello di femminismo (troppo? troppo poco?). «Sono scandalosa nel mio lavoro, ma nella vita privata non bevo, non mi drogo, non faccio casino», ha dichiarato l’anno scorso a James Corden.
Ultimamente quello che le si rimprovera è invecchiare. O il non accettare di. Dalla tenuta fuori Lisbona dove ora vive per seguire la carriera di calciatore del figlio David Banda, adottato dal Malawi nel 2006, ha fatto sapere che sta lavorando a un nuovo disco, Beautiful Game, con il produttore Mirwais, lo stesso di American Life e della hit Don’t Tell Me. Di tutte le grandi icone pop della generazione Mtv – Prince, Michael Jackson, Whitney Houston, George Michael – Madonna è l’unica ancora viva. Forse non le si perdona proprio questo: aver dimostrato che tenacia e disciplina possono vivere più a lungo del talento.