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 2018  luglio 23 Lunedì calendario

La Germania valuta una «legione straniera»

Arruolare cittadini di altri Paesi della Ue nella Bundeswehr, l’esercito della Repubblica Federale? Creare una sorta di «legione straniera» europea nel dispositivo militare tedesco? Il ministero della Difesa di Berlino ci sta pensando seriamente, di fronte alla cronica mancanza di effettivi accusata nei ranghi, da quando nel 2011 in Germania è stata abolita la leva obbligatoria. Ma l’idea, avanzata già nel libro bianco presentato due anni fa dalla ministra Ursula von der Leyen e tornata al centro del dibattito in questi giorni, suscita polemiche sia all’interno che fuori della maggioranza di governo. Una portavoce del ministero ha confermato che al momento vengono «prese in considerazione tutte le possibili opzioni» per ovviare alla scarsità di uomini e donne in divisa. L’insufficienza di personale, soprattutto specializzato, è diventata infatti un vero problema per l’esercito tedesco, che deve fare anche i conti con gli scarsi finanziamenti previsti nel bilancio federale e con una bassissima percentuale di operatività. Il basso livello di spese per la Difesa è uno dei temi centrali nella polemica anti-tedesca del presidente americano Donald Trump, che accusa la Germania di vivere sulle spalle della garanzia di sicurezza degli Usa. Ma quella degli effettivi insufficienti non è solo una questione di spesa militare. La legge federale prevede infatti che ci sia un «particolare rapporto di fiducia tra lo Stato e il soldato», la cui premessa è la cittadinanza tedesca. Nella discussione in corso, è stato anche ipotizzato che l’arruolamento di un cittadino di un altro Paese comunitario avvenga dietro la promessa di un passaporto tedesco. Secondo l’esperto di difesa della Spd, Karl Heinz Brunner la proposta è realistica, ma «l’arruolamento non deve assolutamente avvenire contro l’offerta di un passaporto tedesco, altrimenti faremmo della Bundeswehr una specie di esercito di mercenari». Più disponibile la Csu bavarese. Tuttavia, avverte il portavoce del gruppo parlamentare per i temi della sicurezza, Florian Hahn, «bisogna verificare soldato per soldato l’affidabilità e il rapporto di fiducia». Critica invece duramente la proposta Alice Wedel, capogruppo di Alternative für Deutschland al Bundestag: «L’establishment politico ha perso ogni senso della realtà. All’origine della mancanza di personale nell’esercito è l’abolizione dell’obbligo di leva, che andrebbe reintrodotto al più presto».