Corriere della Sera, 19 luglio 2018
Courtney Love: «Canto contro la droga»
Si svolgerà sabato a Firenze, allo stadio Artemio Franchi, la manifestazione «Rockin’1000»: un grande concerto, arrivato alla quarta edizione, in cui moltissimi musicisti – quest’anno 1500 – si ritrovano per suonare assieme. Avrà due inedite sezioni musicali: quelle dei fiati e delle percussioni. Le prove iniziano già oggi, sotto la guida di Beppe Vessicchio: il direttore prenderà il posto sul podio che finora era stato di Marco Sabiu, al timone nei tre anni precedenti. Vessicchio avrà il compito di dirigere l’ensemble di questa edizione, i cui fondi saranno in gran parte destinati alla comunità di San Patrignano. L’ospite internazionale di quest’anno è Courtney Love, che canterà tre brani accompagnata dai 1500 musicisti. Per lei è anche in arrivo un nuovo libro, Work in progress, dopo il suo primo del 2006.
Penso che la musica abbia sicuramente un potere di guarigione unico, e sono davvero emozionata e onorata di abbracciare questo potere con Rockin’1000 quest’anno a Firenze. Sono entusiasta all’idea di abbracciare tutti questi musicisti che arrivano da ogni parte del mondo, davvero. Mi stupisce che 1500 persone possano volontariamente decidere di venire per suonare insieme e raccogliere fondi per una comunità di recupero, la più grande in Europa.
Convincere molte persone a viaggiare in questo modo non mi sembra un compito facile. Ma è quello che amo di San Patrignano. Hanno una missione così seria e amorevole da ottenere che 1500 persone partecipino al progetto Rockin’1000 That’s Live per raccogliere fondi e aiutare gratuitamente 6.000 persone ogni anno. Lo adoro assolutamente. Ma la cosa più importante è che queste persone sono per lo più giovani. E hanno dovuto sospendere la loro gioventù per combattere questi problemi di dipendenza. Il fatto che San Patrignano li aiuti gratuitamente ha solo una risonanza con me ed è un onore unirmi a loro.
Così quando Renzo Rosso e la sua compagna Arianna, che dirige la Fondazione Only the Brave, mi hanno contattato e mi hanno parlato di questo progetto, ho risposto di sì immediatamente. So che la Fondazione Only the Brave è particolarmente vicina al tema dei giovani e, avendo costi di gestione pressoché nulli, destina tutti i fondi raccolti ai progetti che sostiene. E questo è un progetto davvero unico. Voglio dire che sia io che mia figlia pensavamo che il primo video di Rockin’1000 fosse fantastico. Me l’ha spedito proprio quando è uscito. E per di più, considerando l’idea che l’evento è organizzato intorno a una attività di charity quest’anno, sono ancora più motivata a partecipare. Perché Rockin’1000 è proprio una grande operazione collettiva di musica fantastica. Detto ciò, è la prima volta che faccio questa esperienza, quindi non sono abbastanza sicura di cosa aspettarmi esattamente, ma suppongo che sarà un po’ una sfida e richiederà un grande sforzo in più per essere davvero efficace. Rockin’1000 dice: nessuna classifica, nessun premio, nessun vincitore, nessun perdente. Chiunque può farlo. Non importa se sei tra il pubblico o se sei lì per suonare con «la più grande Rock Band sulla Terra».
Non ci sono barriere e sono bene accette tutte le intense emozioni che le persone possono provare quando si muovono allo stesso modo. È semplicemente meraviglioso. Penso che possiamo davvero farcela tutti insieme.
Perché c’è qualcosa di così giusto nel dare. Io sono buddista e credo nel karma. Credo che tutto ciò che facciamo, sia il bene che il male, tornerà a noi in un modo o nell’altro. Ciò che facciamo e il modo in cui viviamo ci definisce. Le azioni fondamentalmente parlano più delle parole, è questo quello che intendo.
Ho una figlia, lei ha attraversato alcune esperienze piuttosto difficili nella sua vita, e non potrei essere più orgogliosa di lei. I giovani possono allo stesso tempo essere fragili e forti, ed è responsabilità dei genitori aiutarli quando sono fragili e guidarli su come essere forti. Come madre e figura pubblica, che le giovani donne guardano con ammirazione, sento questa responsabilità a un livello molto profondo.
Sono anche orgogliosa di dire che sono sempre stata una femminista e attivista per i diritti Lgbt. Ho partecipato a raccolte di fondi per la ricerca sull’Aids e ho cercato di aiutare i molti senzatetto Lgbt là fuori. Pensieri come questi sono molto spesso presenti nella mia mente.
Sono particolarmente appassionata all’idea di aiutare i nostri giovani, in particolare le giovani donne, perché so che, come donne, abbiamo diversi standard con cui fare i conti, più requisiti da soddisfare, più sfide da affrontare e tutti i diversi tipi di stress e ansia da combattere. Quindi, questo è il mio messaggio per tutti i giovani là fuori: va bene. Va bene sentirsi giù, è giusto sentirsi soli, va bene sentirsi diversi.
Fa parte di come gli esseri umani crescono. E a tutte le persone che vengono a suonare con noi a Firenze, che siate lì per suonare o ascoltare musica, ho questo da dire: prendete le vibrazioni magiche che la musica crea e trasformatele in energia positiva e amore, usatele per riunire le persone. Chiunque riusciate. Che siano vicine a voi o lontane. Non vedo l’ora di vedervi tutti a Firenze!